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L’indiscrezione di Dagospia svela tensioni tra la Rai e Stefano De Martino: ai vertici non converrebbe un’immagine troppo chiacchierata ed esuberante



Secondo fonti citate da Giuseppe Candela su Dagospia, i dirigenti di Viale Mazzini avrebbero manifestato il loro disappunto per la crescente esposizione mediatica del conduttore Stefano De Martino, chiedendogli di adottare un profilo pubblico meno incline al gossip  . L’invito a «avere un’immagine mediatica più pulita» sarebbe stato formulato senza mettere in discussione la sua libertà privata, ma puntando a preservare il decoro del servizio pubblico.



Fonti vicine alla dirigenza avrebbero ammonito: “Fa quello che vuole nella sua vita privata, ma deve avere un’immagine mediatica più pulita”  . Questa precisa affermazione evidenzia l’intenzione di separare nettamente la sfera personale della sua carriera professionale, evitando che le cronache rosa distolgano l’attenzione dal suo ruolo istituzionale.

De Martino, reduce dal successo con Affari Tuoi su Rai 1 e in procinto di tornare alla conduzione di Step, è finito al centro di numerosi pettegolezzi. In Sardegna è stato fotografato insieme a Caroline Tronelli, con gesti affettuosi immortalati da paparazzi tra abbracci e carezze  . La sua strategia – secondo alcune interpretazioni – sarebbe proprio quella di cambiare spesso compagnia per evitare che l’opinione pubblica si focalizzi troppo a lungo su una sola frequentazione. A tal proposito, raccontano che negli ultimi tempi si sia mostrato in pubblico anche con Gilda Ambrosio e Angela Nasti, forse proprio per depistare i flash e le vociferate cerchie di gossip  .

Da tempo De Martino è sotto l’occhio dei riflettori. Dalla fine della relazione con Belen Rodríguez – con la quale ha condiviso il figlio Santiago – il conduttore ha vissuto una serie di vicende sentimentali documentate dai giornali di gossip. Ora, secondo le indiscrezioni, Rai vorrebbe ricalibrare la sua immagine: puntare su una figura sobria, in linea con i canoni del servizio pubblico.

Nel dettaglio, l’azienda avrebbe ribadito che intende rispettare il suo stile di vita, senza imporre censure o diktat, ma richiedendo una comunicazione più misurata e professionale, soprattutto nei canali e nei contesti ufficiali. Non si tratterebbe di una censura, dunque, quanto di una raccomandazione volta a distinguere nettamente il “personaggio tv” dal privato cittadino, coerentemente con l’immagine che la Rai vuole trasmettere.

Il rapporto tra Stefano De Martino e il pubblico è da sempre scandito da quell’equilibrio tra spontaneità e professionalità. Dal ballo a Amici di Maria De Filippi al ruolo da inviato de L’isola dei famosi, fino alla recente carriera da conduttore, il suo percorso televisivo parla di un innato talento mediatico. Le fonti sottolineano che la Rai non punta a limitarlo, ma a concentrare l’attenzione sui suoi programmi, come Affari Tuoi e il prossimo Step, piuttosto che sui contorni della sua vita sentimentale.

Interpellati da Fanpage, gli uffici stampa della Rai non hanno smentito l’indiscrezione di Dagospia, ma si sono limitati a ribadire: la libertà delle proprie scelte personali è garantita, purché non ecceda nel territorio dello spettacolo leggero e del gossip. La supervisione mediatica serve a evitare derive che possano in qualche modo danneggiare l’immagine di una rete pubblica impegnata a mantenere equilibrio e autorevolezza.

Alla luce di queste premesse, sembrerebbe profilarsi un nuovo corso per il conduttore: maggiore attenzione alla sobrietà comunicativa, meno flirt esposti e un’attenzione specifica alle scelte pubbliche e professionali. Una trasformazione che la Rai, secondo fonti interne, considera necessaria per preservare il suo patrimonio d’immagine, soprattutto se affidato a figure di punta.

La mossa appare anche dettata dalla competizione del palinsesto: con tante proposte tv che puntano sul sensazionalismo, la Rai sembra voler garantire ai suoi volti una credibilità diversa, più salda e radicata nel serio, nell’intrattenimento di qualità e nel racconto televisivo istituzionale. Mantenere questo standard richiede infatti un’immagine che non si riduca alla cronaca rosa.



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