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Lollobrigida afferma che il vino è salutare: “Anche un eccesso di acqua può essere mortale”



Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha recentemente suscitato un acceso dibattito durante gli Stati Generali del vino, dove ha voluto sottolineare i benefici del vino per la salute. La sua affermazione che anche l’acqua, se assunta in eccesso, possa risultare dannosa ha attirato l’attenzione dei media e delle opposizioni. Lollobrigida, esponente di Fratelli d’Italia, ha dichiarato di essere contraria all’introduzione di etichette di avvertenza sulla salute per bottiglie di vino e alcolici, sostenendo che l’abuso di qualsiasi sostanza, incluso l’acqua, può avere conseguenze negative.



“L’abuso può avere conseguenze molto negative, addirittura pericolose – ha affermato il ministro – Il meno che possa capitare è una sudorazione eccessiva, che può portare in casi estremi alla rimozione delle ghiandole sudoripare. Contraccolpi possono riguardare, il cervello, il cuore, il sangue troppo diluito, l’insonnia, danneggiare i reni, e uno dice ‘ammaza, il vino quante cose fa, e invece no, questa è l’acqua’.”

Continuando il suo intervento, Lollobrigida ha affermato: “L’abuso di acqua può portare alla morte – e allora immaginate la necessità, guardandola da una prospettiva salutistica, di inserire una etichettatura allarmistica sulle bottiglie d’acqua.” Queste affermazioni hanno scatenato reazioni immediate da parte di esponenti dell’opposizione, che hanno visto nelle parole del ministro una vera e propria boutade, soprattutto alla vigilia dello Slow Wine Fair, un evento dedicato ai vini biologici e naturali che si tiene a Bologna.

Stefano Vaccari, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Agricoltura, ha commentato: “Quello che serve al settore non sono battute paradossali o uno scontro con le autorità europee. Serve equilibrio, serietà e un confronto tra le istituzioni e i produttori per salvaguardare la salute delle persone e l’intera filiera vitivinicola.” Vaccari ha inoltre sottolineato che non si può mettere sullo stesso piano il vino e i distillati ad alta gradazione alcolica, evidenziando l’importanza dei vignaioli nel mantenimento della fertilità del suolo e della biodiversità.

In risposta alle critiche, Lollobrigida ha difeso le sue affermazioni, affermando: “Confermo quello che la scienza sostiene e che probabilmente l’ignoranza cronica o la malafede dei soliti commentatori faziosi ritiene una boutade.” Ha invitato i critici a informarsi sui dati scientifici che supportano la sua posizione. Il ministro ha chiarito che il suo intento era di evidenziare quanto sia importante considerare la quantità e il contesto di consumo di qualsiasi prodotto, incluso il vino.

“Confermo che ritengo il vino, alimento presente da millenni nella nostra alimentazione, se assunto in modiche quantità e nell’ambito di una dieta bilanciata, non sia dannoso e possa persino avere effetti positivi,” ha proseguito. Lollobrigida ha criticato il tentativo di ridurre il dibattito a caricature, affermando che la serietà del tema deve basarsi sulla scienza e sulla tutela delle eccellenze agroalimentari italiane.

Il dibattito ha messo in luce le tensioni esistenti tra le istituzioni e il mondo vitivinicolo, con molti produttori che chiedono un approccio più equilibrato e informato. La questione delle etichette di avvertenza rimane un tema controverso, con diverse opinioni su come bilanciare la necessità di informare i consumatori senza demonizzare prodotti storicamente significativi per la cultura italiana.



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