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Luciana Littizzetto, bufera sul monologo: cita i bambini di Gaza e attacca Giorgia Meloni



Luciana Littizzetto ha mantenuto la promessa fatta in un’intervista a Vanity Fair, presentando un omaggio alla Flotilla durante la prima puntata della nuova stagione di “Che tempo che fa”, condotto da Fabio Fazio su Nove. Nella trasmissione andata in onda ieri sera, domenica 5 ottobre, la comica torinese ha dedicato un ampio spazio a questo tema, sottolineando l’importanza dell’iniziativa e utilizzando la parola “genocidio” per descrivere la situazione attuale a Gaza.



Nel suo monologo, Littizzetto ha espresso un forte sostegno alla flotta pro-Palestina, dichiarando: “In questa realtà digitale, dove tutti blaterano alla tastiera, che ci siano state persone che hanno alzato vele e cu*** per prendere il mare e portare aiuti è già un fatto che merita tutto il nostro rispetto”. Ha poi proseguito il suo elogio, affermando: “Grazie per aver lavorato ogni giorno a tenere la speranza della pace accesa”. La comica ha evidenziato che non ci sono ombre nel lavoro della Flotilla, sottolineando la loro dedizione e l’impatto positivo che cercano di avere.

Tuttavia, il monologo di Littizzetto non si è limitato a un semplice tributo. Ha colto l’occasione per criticare la premier Giorgia Meloni, un bersaglio abituale del programma. Con il soprannome di “er Meloni”, Littizzetto ha commentato le affermazioni del premier riguardo alla Flotilla, dicendo: “Er Meloni dice che fate politica – il riferimento è sempre alla Flotilla -. Ha ragione: se c’è una politica con la P maiuscola, è la vostra, non fare le faccette di fianco ai potenti”. In questo modo, ha ridotto la leader di Fratelli d’Italia a un’immagine caricaturale, suggerendo che le sue preoccupazioni siano più legate alla politica interna che a questioni globali.

Littizzetto ha ulteriormente attaccato la posizione di Meloni, affermando: “Dice che il vostro obiettivo era dare fastidio al governo, ma se sulla Flotilla c’erano persone di 44 paesi diversi. Cosa vuoi che gliene freghi a Jonas di Copenaghen o a Cirille di Parigi, o a Lola di Madrid del governo dell’Italia?!”. Con questa dichiarazione, Littizzetto ha messo in discussione la rilevanza delle affermazioni del premier, evidenziando come il movimento della Flotilla trascenda i confini nazionali e le politiche italiane.

La nuova stagione di “Che tempo che fa” si apre quindi con un chiaro messaggio politico e sociale, mantenendo il tono provocatorio e critico che caratterizza il programma. Littizzetto ha dimostrato di voler affrontare temi di rilevanza internazionale, portando alla ribalta questioni importanti come la crisi a Gaza e le risposte politiche ad essa.

La scelta di utilizzare il termine “genocidio” per descrivere gli eventi a Gaza ha suscitato attenzione e dibattito. Littizzetto ha voluto mettere in evidenza la gravità della situazione, cercando di stimolare una riflessione profonda tra il pubblico. La sua affermazione è stata un chiaro invito a considerare le implicazioni etiche e umanitarie del conflitto, sottolineando la necessità di una risposta globale e consapevole.

La prima puntata ha quindi creato un mix di sostegno e critica, unendo il riconoscimento del lavoro della Flotilla con un attacco diretto alla figura politica di Meloni. Littizzetto, attraverso il suo stile caratteristico, ha saputo attirare l’attenzione su un tema complesso, mantenendo il pubblico coinvolto e stimolando il dibattito.



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