La situazione della Nazionale Italiana di calcio è diventata critica dopo la recente sconfitta per 3-0 contro la Norvegia. Questo risultato ha sollevato interrogativi sul futuro di Luciano Spalletti, attuale commissario tecnico della squadra. Martedì prossimo, dopo la partita contro la Moldavia, si terrà un incontro tra Spalletti e il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, in cui si discuterà del futuro dell’allenatore. La possibilità di un cambio alla guida della Nazionale è concreta, dato il deludente avvio verso i prossimi Mondiali.
Il cammino di Spalletti con la Nazionale è segnato da alti e bassi. Era subentrato quasi due anni fa e aveva condotto l’Italia agli Europei, ma la competizione si era conclusa in modo deludente con l’eliminazione contro la Svizzera. A settembre, il c.t. aveva espresso il suo rammarico per quel risultato, promettendo di lavorare per riportare l’Italia ai vertici del calcio internazionale. Tuttavia, il successivo avvio della Nations League era stato promettente, prima di crollare nuovamente con prestazioni deludenti.
Dopo la sconfitta contro la Norvegia, in cui l’Italia ha subito tre gol e ha registrato un solo tiro in porta, le critiche nei confronti di Spalletti sono aumentate. Il tecnico ha riconosciuto gli errori della squadra, ma ha dichiarato di non pensare a un esonero o a dimissioni. Nel frattempo, alcuni dei giocatori più esperti si sono presentati di fronte alla stampa per scusarsi e assumersi la responsabilità della situazione.
Il confronto tra Spalletti e Gravina è atteso con grande interesse, soprattutto dopo la sconfitta umiliante. Il presidente ha finora evitato di interferire, lasciando che la squadra si preparasse alla prossima partita contro la Moldavia a Reggio Emilia. Tuttavia, è chiaro che martedì si tireranno le somme e non si può escludere un possibile divorzio tra le parti, con Spalletti che potrebbe concludere la sua avventura come selezionatore dopo circa venti mesi.
La Nazionale attuale non è paragonabile a quella di decenni fa, priva di stelle come Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Francesco Totti e Paolo Rossi. Tuttavia, le recenti prestazioni hanno evidenziato un livello di gioco molto basso, complicando ulteriormente il cammino verso i Mondiali del 2026. Per qualificarsi, l’Italia avrà bisogno di risultati convincenti, inclusi possibili goleade, per avere una chance di partecipare alla competizione che si svolgerà in Canada, Messico e Stati Uniti.
In vista dell’incontro di martedì, si stanno già facendo dei nomi per i possibili successori di Spalletti. Tra i candidati c’è Stefano Pioli, attualmente in Arabia Saudita, che potrebbe essere tentato da un ritorno alla Fiorentina, ma non si tirerebbe indietro di fronte a una chiamata dalla Nazionale. Un altro nome che circola è quello di Claudio Ranieri, considerato un “aggiusta-tutto” nei momenti di difficoltà. Ranieri ha dimostrato di saper gestire situazioni complesse, come quello che ha fatto con la Roma nella scorsa stagione. Anche se attualmente è impegnato con la squadra giallorossa, ha sempre manifestato un interesse per il ruolo di allenatore della Nazionale.
Infine, c’è anche il nome di Roberto Mancini, che potrebbe essere un’opzione, nonostante il suo recente addio. Tuttavia, i rapporti tra Mancini e Gravina non sono stati idilliaci, il che potrebbe complicare un suo ritorno. Spalletti, per ora, è ancora al timone e cercherà di mantenere la sua posizione, almeno fino all’incontro di settembre, quando la situazione potrebbe diventare ancora più critica.
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