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Ludovica Nasti, la piccola Lila de L’amica geniale: “A 5 anni ho avuto la leucemia, non potevo vedere nessuno”



L’attrice Ludovica Nasti, nota per il suo ruolo della piccola Lila nella serie L’amica geniale, ha recentemente condiviso la sua storia personale durante un’intervista al salotto de La Volta Buona, condotto da Caterina Balivo. In questo contesto, Nasti ha aperto il suo cuore, riflettendo su un capitolo difficile della sua vita: la diagnosi di leucemia avvenuta quando aveva solo cinque anni. Questo evento ha segnato un periodo di ricovero in ospedale e una lunga convalescenza a casa, durante la quale la giovane attrice ha potuto vedere solo i suoi genitori.



Nasti ha descritto quei momenti come un’esperienza complessa ma affrontata con una certa spensieratezza, grazie anche al supporto dei suoi genitori. “Non potevo vedere nessuno, solo i miei genitori. Dopo mi sono ripresa tutto quello che la vita mi doveva”, ha affermato, sottolineando il desiderio di recuperare il tempo perduto. Durante il periodo di isolamento, ha trovato conforto in un microfono giocattolo, strumento che utilizzava per organizzare talent show casalinghi, coinvolgendo i suoi genitori come giudici e partecipanti. “È stato un aiuto perché facevamo dei talent show a casa in cui mettevo i miei genitori a fare i giudici o li facevo ballare e cantare”, ha raccontato Nasti.

Parlando delle difficoltà affrontate, Ludovica ha rivelato che, nonostante la giovane età, era consapevole di ciò che stava accadendo intorno a lei. “Ho vissuto quel periodo con la spensieratezza di una bambina di cinque anni, perché a me veniva raccontato tutto sotto forma di gioco, ma sapevo tutto quello che stava succedendo intorno a me”, ha spiegato, visibilmente commossa. La sua resilienza è emersa chiaramente in queste parole, mentre rifletteva su come quel periodo difficile non le manchi, poiché ha vissuto tutto ciò che desiderava in seguito. “Non mi manca niente di quel periodo perché ho vissuto tutto dopo, e mi sono ripresa tutto quello che la vita mi doveva”, ha aggiunto.

Nasti ha anche voluto sottolineare l’importanza di trasmettere messaggi di speranza, soprattutto in un contesto in cui la ricerca medica continua a progredire. “La ricerca va avanti e la medicina va avanti, quindi bisogna crederci”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di mantenere viva la fiducia nel progresso scientifico e nelle possibilità di cura. La sua storia, segnata da una lotta personale, si intreccia con il suo lavoro di attrice, che le ha permesso di esprimere e condividere le sue esperienze attraverso il personaggio di Lila.

L’amica geniale, serie di grande successo trasmessa dalla Rai, ha dato a Nasti l’opportunità di interpretare un ruolo significativo, che rappresenta un riscatto personale. La sua performance è stata accolta con entusiasmo dal pubblico, contribuendo a farla diventare un volto noto nel panorama televisivo italiano. L’attrice ha espresso gratitudine per l’opportunità di lavorare in un progetto così importante, affermando che il suo ruolo le ha permesso di affrontare le sfide della sua vita con una nuova prospettiva.

In un momento in cui il mondo dell’intrattenimento è spesso caratterizzato da superficialità, la storia di Ludovica Nasti emerge come un esempio di resilienza e determinazione. La sua esperienza con la leucemia non solo ha forgiato il suo carattere, ma ha anche influenzato il modo in cui affronta il suo lavoro e le interazioni con il pubblico. Nasti ha dimostrato che, nonostante le avversità, è possibile trovare la forza per andare avanti e recuperare ciò che si è perso.

La testimonianza di Ludovica è un richiamo potente alla speranza e alla perseveranza, elementi fondamentali per affrontare le sfide della vita. Con la sua storia, invita gli altri a credere nella possibilità di un futuro migliore, incoraggiando chiunque si trovi in situazioni simili a non perdere mai la fiducia. La sua presenza nel mondo dello spettacolo è, quindi, non solo un successo professionale, ma anche un messaggio di speranza per tutti coloro che hanno vissuto esperienze difficili.



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