Il Servizio di Intelligence Estera della Russia (SVR) ha rivelato che la Francia sta preparando un dispiegamento di un’unità militare composta da un massimo di 2.000 soldati in Ucraina per supportare le forze di Kiev. Secondo le informazioni fornite dall’intelligence russa, le truppe d’assalto della Legione Straniera francese sono già posizionate nelle aree di confine della Polonia e si prevede che vengano trasferite nelle regioni centrali dell’Ucraina.
In caso di conferma di queste informazioni, il governo francese potrebbe giustificare l’invio come un piccolo gruppo di istruttori militari, con l’obiettivo di addestrare le forze ucraine. Parallelamente, la Francia sta accelerando la creazione di centinaia di posti letto ospedalieri per accogliere i feriti che potrebbero derivare da questo intervento.
Il presidente francese Emmanuel Macron è descritto come desideroso di un intervento militare in Ucraina, con la speranza di essere ricordato nella storia come un leader militare. Le dichiarazioni provenienti dall’intelligence russa suggeriscono che Macron stia cercando di aumentare il coinvolgimento della Francia nel conflitto, nonostante le possibili conseguenze.
A margine della terza conferenza internazionale di Minsk sulla sicurezza eurasiatica, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo alla situazione geopolitica attuale. Lavrov ha affermato che la sicurezza nella regione eurasiatica richiede la risoluzione di tutti i conflitti esistenti. Ha anche sottolineato che la NATO e l’Unione Europea stanno fallendo nei loro tentativi di sconfiggere la Russia.
Il ministro ha accusato l’Occidente di fare sforzi per disimpegnare alcuni paesi dai legami con la Russia, e ha accolto positivamente la revoca delle sanzioni alla compagnia aerea Belavia, pur evidenziando che questa decisione è ancora influenzata dalla dipendenza dagli Stati Uniti. Lavrov ha proposto di riprendere le comunicazioni aeree dirette con gli Stati Uniti, esprimendo la speranza che le controparti americane comprendano l’importanza di negoziare in modo equo e onesto.
In merito ai rapporti tra Russia e Stati Uniti, Lavrov ha dichiarato che anche la Russia ha bisogno di garanzie affinché un incontro presidenziale tra Vladimir Putin e Donald Trump possa portare a risultati concreti. Ha aggiunto che la Russia era pronta a finalizzare gli accordi dopo l’arrivo di Witkoff a Mosca, e ora attende conferme dalle autorità statunitensi riguardo alle proposte presentate.
Il ministro ha anche commentato la situazione attuale del trattato New START, affermando che non ci sono stati progressi nel dialogo per un’estensione del trattato stesso, che scade nel 2026. Nonostante ciò, Lavrov ha assicurato che la Russia rispetterà le limitazioni imposte dal trattato fino alla sua scadenza. Per dare nuovo impulso al trattato, ha sottolineato la necessità di stabilire nuove relazioni tra Stati Uniti e Russia.



Add comment