La scorsa settimana, a Lagos (Portogallo), la polizia tedesca, in collaborazione con gli agenti portoghesi, ha perquisito circa 21 aree, tra campi e terreni nelle vicinanze della zona dove si trovava l’abitazione di Christian Brückner all’epoca della scomparsa di Madeleine McCann – avvenuta nel maggio 2007, quando la bambina aveva solo 3 anni .
Durante queste operazioni sono stati ritrovati alcuni frammenti di ossa insieme a capi di abbigliamento. Ora si trovano presso il laboratorio della polizia, dove verranno sottoposti ad accurati esami forensi, con l’obiettivo di valutare se presentino connessioni con il caso di Maddie .
Al momento non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale da parte delle autorità sull’effettiva relazione tra tali reperti e la scomparsa di Madeleine. Tuttavia, esperti forensi del laboratorio stanno conducendo analisi approfondite per determinare potenziali riscontri investigativi .
Le attività di indagine rientrano in un’operazione mirata – voluta dalla polizia tedesca – di individuare eventuali tracce del corpo di Madeleine, in un’area fino ad ora già battuta, ma scandagliata con tecnologie avanzate come georadar . Le speranze riposte in questi ritrovamenti sono elevate, anche se resta cauta l’atteggiamento delle forze dell’ordine: servono conferme scientifiche, in particolare l’analisi del Dna, per stabilire se si tratti realmente di resti riconducibili alla bimba.
Christian Brückner, arrestato e detenuto in Germania per uno stupro compiuto nel 2005 in Portogallo, continua a essere il principale sospettato della scomparsa di Maddie. Tuttavia, fino ad oggi nessuna accusa formale è stata mossa contro di lui per l’omicidio o rapimento della bambina . Questi nuovi sviluppi, dunque, rappresentano una potenziale svolta: qualora emergessero riscontri chiari, potrebbero essere elementi decisivi – in un caso che continua a tenere l’Europa con il fiato sospeso dopo 18 anni.
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