In Spagna, un’inchiesta è stata avviata dalla polizia locale riguardo a un campo estivo gestito dall’associazione trans femminista basca Sarrea Euskal Udalekuak Elkartea. Le accuse coinvolgono pratiche inaccettabili e potenzialmente abusive nei confronti di adolescenti di età compresa tra i 13 e i 15 anni, che avrebbero dovuto partecipare a un’esperienza educativa e ricreativa. Invece, secondo quanto riportato, i ragazzi sono stati costretti a fare la doccia in bagni misti, insieme agli animatori adulti, per non discriminare le persone transgender.
Il caso è emerso dopo la pubblicazione di una lettera da parte di una madre sul quotidiano femminista El Común, che ha sollevato interrogativi sulle condizioni in cui si trovavano i giovani partecipanti al campo. Secondo le denunce, gli educatori avrebbero mantenuto comportamenti inappropriati, restando nudi durante molte attività e imponendo pratiche umilianti. Tra queste, è stato riferito che gli animatori costringevano i ragazzi a succhiare l’alluce per ricevere la merenda.
L’associazione ha risposto alle preoccupazioni dei genitori, affermando di non credere nella divisione di genere, ma piuttosto in un’educazione transfemminista ed egualitaria che non escluda corpi e identità. Di conseguenza, hanno mantenuto una politica di docce e stanze miste, sostenendo che nessuno dovrebbe sentirsi “categorizzato”. Tuttavia, questa giustificazione non ha placato le preoccupazioni di molti genitori, che non erano stati informati di tali regole al momento dell’iscrizione dei propri figli.
Tra gli animatori del campo c’è anche un noto attivista transgender, Anier Peritz, che ha recentemente dichiarato la necessità di “omosessualizzare” i bambini per combattere l’educazione cisgender. Questa affermazione ha sollevato ulteriori polemiche e ha attirato l’attenzione dei media, contribuendo a un dibattito più ampio sulle pratiche educative e sui diritti dei minori.
L’indagine della polizia, nota come Ertzaintza, si concentra su un campo estivo specifico a Bernedo, dove sono state segnalate docce miste con la presenza di controllori. Le autorità stanno esaminando le denunce di comportamenti inappropriati da parte degli educatori e stanno cercando di determinare se tali pratiche siano state adottate in modo sistematico. Secondo le testimonianze, i ragazzi avrebbero condiviso stanze con coetanei di entrambi i sessi per un periodo di quindici giorni, e le docce miste avrebbero creato situazioni imbarazzanti e scomode.
Alcuni ragazzi hanno riferito che gli educatori si lavavano insieme a loro, e le loro proteste sarebbero state ignorate. Il caso ha attirato un’attenzione significativa dopo che le esperienze di alcuni partecipanti sono state condivise attraverso lettere inviate ai genitori e pubblicate su El Común. Queste lettere hanno rivelato una serie di regole e comportamenti che hanno sollevato allarmi tra le famiglie.
Pedagogia queer
In Spagna, la polizia indaga sui campi estivi gestiti dall’associazione trans femminista basca Sarrea Euskal Udalekuak Elkartea.
Adolescenti di età compresa tra 13 e 15 venivano costretti a fare la doccia in bagni misti, insieme agli animatori adulti, per non… pic.twitter.com/UxC4B9HaHc
— Leonardo Panetta (@LeonardoPanetta) September 27, 2025
In un video pubblicato sul canale YouTube di Nuria Coronado, una madre ha raccontato che sua figlia è tornata a casa spaventata e traumatizzata, evidenziando che gli specchi del campo erano coperti per impedire ai ragazzi di vedersi. Inoltre, ha descritto come ci fosse un’immagine inquietante di “una donna con le gambe divaricate” accompagnata dalla frase “On Egin”, che significa “buon appetito”.
Il consulente per la sicurezza ha confermato che l’indagine è in corso e ha sottolineato l’importanza di proteggere i minori coinvolti. “L’Ertzaintza è a conoscenza di alcuni incidenti avvenuti in un edificio, ma stiamo parlando di minori, che meritano una protezione speciale”, ha dichiarato. L’ufficio di Ararteko ha ricevuto segnalazioni da parte di alcune famiglie, ma non avendo alcun legame con la pubblica amministrazione, non possono intervenire direttamente.



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