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Marco Cutrona muore a 20 anni investito da un ubriaco a Milano mentre andava al lavoro in panetteria



Un tragico incidente stradale ha avuto luogo a Milano nelle prime ore del 20 giugno, quando un giovane di 20 anni, Marco Cutrona, è stato investito e ucciso mentre si dirigeva al lavoro su un monopattino. L’incidente è avvenuto intorno alle 3:30 del mattino, quando un uomo di 51 anni della provincia di Como, presumibilmente sotto l’influenza dell’alcol, ha colpito il giovane con la sua Audi TT. La collisione è avvenuta all’angolo tra corso Sempione e via Canova, un impatto violento che ha scagliato Marco a venti metri di distanza dal punto dell’incidente.



Le prime indagini indicano che il giovane stava attraversando la strada sulla pista ciclabile con il semaforo lampeggiante, il che gli avrebbe dato la precedenza. Nonostante indossasse il casco protettivo, Marco è deceduto poco dopo all’ospedale Niguarda a causa delle gravi ferite riportate, in particolare per l’impatto contro un cordolo di cemento.

Il datore di lavoro di Marco, Simone Lisandri, ha espresso il suo dolore e smarrimento per la perdita del giovane panettiere. Marco era un dipendente del forno situato in via Galvano Fiamma, nella zona Risorgimento di Milano. “Il monopattino era l’unico mezzo che aveva per venire a lavoro. Per imparare meglio il mestiere, aveva chiesto di essere spostato al turno di notte. Ma cosa ci faceva un 51enne lì, in piena notte, ubriaco in macchina?”, ha dichiarato Lisandri ai microfoni del Tgr Rai. Ha descritto Marco come un giovane raro e straordinario, dedito al lavoro e alla famiglia. “Noi lo ricorderemo sempre per quello che era: un ragazzo raro, straordinario. È difficile trovare un giovane che si alza alle 3 di notte, lavora e poi torna a casa a badare al nonno. Aveva una bellissima fidanzata e una mamma che adorava, era innamorato di lei”, ha aggiunto.

Marco era anche in procinto di partire per una vacanza con la madre in Bulgaria, il paese d’origine della donna. Quella notte sarebbe stata una delle ultime prima delle ferie, previste per il fine settimana. Purtroppo, il suo destino è stato segnato pochi minuti dopo essere uscito dalla sua abitazione nel quartiere Portello.

L’automobilista coinvolto nell’incidente è stato immediatamente fermato dalle autorità. Le analisi hanno rivelato un tasso alcolemico nel sangue superiore di oltre tre volte il limite legale consentito. “Non mi sono accorto di niente”, avrebbe dichiarato l’uomo ai vigili. “Ho notato solo una sagoma alla fine”. Le indagini della polizia si stanno concentrando non solo sul tasso alcolemico elevato ma anche sulla velocità dell’auto al momento dell’impatto.

Attualmente, l’uomo è indagato dalla Procura di Milano per omicidio stradale aggravato. Il caso ha sollevato nuove preoccupazioni sulla sicurezza stradale e sull’uso responsabile dei veicoli, in particolare in contesti urbani dove la presenza di ciclisti e utenti su monopattini è sempre più frequente.



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