​​


Marocco, terremoto di Al Haouz: l’uomo che ha salvato la sua PS5 diventa simbolo di attaccamento e valore



Una corsa disperata con la console tra le braccia ha fatto il giro del mondo. In un paese dove una PlayStation 5 vale quanto due mesi di stipendio, la scelta di cosa salvare dice molto più di quanto sembri.



Durante il devastante terremoto di Al Haouz, che ha colpito il Marocco l’8 settembre 2023 con una magnitudo compresa tra 6.8 e 6.9, una foto ha commosso, sorpreso e fatto sorridere il web. In mezzo al caos, alle macerie e alla paura, un uomo è stato immortalato mentre correva via dalla sua abitazione, a torso nudo e con un solo oggetto tra le braccia: una PlayStation 5.

🎮🏃‍♂️💨

L’immagine, scattata da un vicino con lo smartphone, è diventata in poche ore virale su Twitter, TikTok e Instagram. Non si tratta di una scena preparata o ironica, ma di un gesto reale, spontaneo, istintivo. Un gesto che però racconta molto più di una semplice passione per i videogiochi.

In Marocco, una PS5 è un piccolo tesoro

Per molti, il gesto ha suscitato ilarità: salvare la console al posto di documenti o vestiti può sembrare un’esagerazione. Ma non in Marocco, dove una PlayStation 5 può arrivare a costare l’equivalente di due mesi di stipendio medio. Non è solo un bene tecnologico, ma un investimento personale, spesso frutto di risparmi, sacrifici e sogni coltivati nel tempo.

“In Marocco, una PS5 non è solo un passatempo: è un oggetto di valore. Economico e affettivo.” ha scritto un utente marocchino su X.

Per chi vive in condizioni economiche difficili, possedere una console di nuova generazione può rappresentare status, svago, evasione, ma anche una fonte di aggregazione sociale. Molti giovani la condividono con amici e familiari, diventando parte della quotidianità.

Un riflesso di ciò che conta davvero?

Nel mezzo della tragedia – quasi 3.000 morti e decine di migliaia di sfollati – la foto dell’uomo con la PS5 ha acceso anche una riflessione più profonda: cosa portiamo con noi quando tutto crolla?

La risposta, in questo caso, è stata una console. Ma in realtà era molto di più: era la somma di ore passate a giocare con gli amici, di sogni raggiunti con fatica, di piccoli momenti di felicità. Salvare quella PS5 non era da “nerd”, ma da uomo che sapeva bene cosa aveva valore per lui.



Add comment