La Procura di Ventimiglia ha disposto il sequestro dell’autovettura di un testimone chiave nel caso della scomparsa del bambino di 5 anni Allen Bernard Ganao, avvenuta venerdì sera dal campeggio Por la Mar di Latte. Secondo le autorità, l’uomo, identificato dalle iniziali P.D., ha fornito versioni discordanti sul suo incontro con il piccolo, inducendo gli investigatori a portare l’auto al reparto investigazioni scientifiche per approfondimenti.
Durante l’interrogatorio, P.D. ha dichiarato inizialmente di aver semplicemente aiutato il piccolo Allen ad attraversare la strada nei pressi di un bivio nelle vicinanze della sua abitazione. Tuttavia, col passare del tempo, la testimonianza si è modificata: ha affermato di aver trasportato il bambino a bordo della sua Fiat Uno. Questo cambiamento di versione ha suscitato sospetti sulle sue reali intenzioni e sulla ricostruzione dei fatti.
L’adozione dei cani molecolari nei rilievi ha avuto un ruolo cruciale: gli itinerari seguiti dagli animali non hanno tenuto conto del sentiero indicato da P.D., ma si sono concentrati verso la sua abitazione. Ciò ha insospettito gli investigatori, che hanno cominciato a ritenere necessarie verifiche sulla compatibilità tra la Fiat Uno e il resoconto soggettivo emerso.
Successivamente, la casa dell’uomo è stata oggetto di perquisizione e l’auto è stata affidata agli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) per esami approfonditi. L’obiettivo primario degli accertamenti è individuare tracce significative – biologiche o digitali – in grado di confermare o escludere la presenza del minore a bordo. ()
Le autorità hanno inoltre rettificato il nome del bambino: si parla di Allen, con la diocesi del prenome “Bernard Ganao”, smentendo quanto in precedenza riferito (“Alain”). Le registrazioni delle telecamere di sorveglianza del campeggio rimangono il punto di riferimento: testimoniano l’allontanamento del bambino a piedi, quando ancora era vicino alla zona di sosta, alimentando il mistero sulla sua destinazione successiva.
Gli inquirenti hanno poi avviato una verifica incrociata tra dichiarazioni e dati raccolti, dalla quale emerge una discrepanza significativa: le prime versioni del testimone parlano esclusivamente dell’attraversamento pedonale, mentre l’ammissione del trasporto in auto è emersa solo in fase successiva, sollevando dubbi su un’eventuale intenzione di depistaggio nelle fasi iniziali. ()
Sul fronte delle ricerche del piccolo, la Prefettura di Imperia ha avviato un coordinamento operativo che ha coinvolto i vigili del fuoco, la Protezione civile, vermi sommozzatori e unità cinofile, inclusi cani molecolari, si è inoltre ricorso all’uso di droni termici e di elicotteri. La Capitaneria di Porto di Imperia ha ispezionato la fascia costiera di Ventimiglia, mentre le autorità francesi sono state avvertite per ogni possibile spostamento transfrontaliero del minore.
Il caso ha scosso l’opinione pubblica locale, dato il contesto familiare: Allen, figlio di una coppia originaria di Torino, è convivente con una condizione di autismo e non comunicante. Tali condizioni hanno reso le operazioni di ricerca più complesse, poiché il bambino non risponde a richiami o segnali fonici.
Il momento chiave su cui ora si concentra la magistratura è proprio la Fiat Uno. Il probabile ritrovamento di tracce, come residui biologici o depositi visivi digitali, potrebbe fornire una conferma cruciale sulla presenza – e le modalità – del contatto tra P.D. e Allen. In caso di esito positivo, si tratterà di un avanzamento notevole nelle indagini e potrebbe mutare l’impostazione investigativa, aprendo scenari prima esclusi come la possibilità di un rapimento camuffato da incontro casuale.
Restano intatti i punti ancora oscuri: non sono state certe conferme né su quanto tempo il bambino sarebbe rimasto in auto, né sulla destinazione esatta dopo l’incontro. Certamente, in assenza di nuove informazioni, ogni teoria resta possibile – dalla disorientamento spontaneo a un allontanamento definitivo.
Gli inquirenti hanno inoltre segnalato come la comunità di Ventimiglia e gli operatori sul campo abbiano mantenuto alta la vigilanza, collaborando attivamente alle ricerche del minore, nella speranza di recuperare Allen al più presto. Il coinvolgimento di più forze e strumenti, così come la recente svolta investigativa, suggeriscono un’attenzione crescente sulla pista del testimone e dei suoi possibili coinvolgimenti.
Le prossime ore saranno fondamentali. L’esito delle perizie sul veicolo e l’analisi delle tracce raccolte potrebbero fornire una svolta decisiva. Soltanto allora potrà essere stabilita con chiarezza la dinamica reale dell’incontro tra P.D. e Allen, e – soprattutto – individuata la destinazione finale del piccolo.
Il procuratore e gli operatori sul territorio mantengono la massima riservatezza, ma la pressione mediatica e l’angoscia della famiglia rimangono altissime. Il paese attende risposte rapide e rassicuranti, in un contesto carico di ansia e incertezza.
Add comment