In un’intervista esclusiva, Massimo Bossetti rivela i tradimenti della moglie, un tentativo di suicidio e ribadisce la sua innocenza sull’omicidio di Yara Gambirasio.
A undici anni dal ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio a Chignolo d’Isola, Massimo Bossetti, arrestato nel 2014 e condannato all’ergastolo per l’omicidio della tredicenne, torna al centro dell’attenzione con un’intervista a Belve Crime, spin‑off condotto da Francesca Fagnani su Rai 2 .
Bossetti, muratore di Mapello, ribadisce di essere innocente e contestualmente svela dettagli personali finora sconosciuti al pubblico: la consapevolezza di tradimenti della moglie Marita Comi, e un gravissimo momento di crisi che lo ha portato a un tentativo di suicidio durante la detenzione .
Nel corso dell’intervista, l’uomo racconta: “È stato un matrimonio felice, fino a quando sono venuto a conoscenza di cose che mai avrei pensato”, e spiega che fu il pubblico ministero a rivelare i tradimenti in aula: “Seppi dei tradimenti dal pubblico ministero in aula…” . Questo momento segnò una forte reazione emotiva: “dopo aver saputo dei tradimenti, ho anche tentato il suicidio, mi hanno trovato con la testa nel lavandino e una cintura al collo… Non riesco a ricordare come è avvenuto tutto” .
Un passaggio particolarmente significativo riguarda la richiesta di chiarimenti in merito alla prova del DNA. Bossetti definisce “assurdo” il ritrovamento del suo profilo genetico sui capi indossati da Yara, soprattutto per quanto riguarda il DNA nucleare, e dice: “Vorrei sapere anche io come è finito sui suoi slip”, in merito a una traccia petrolio mista confermata da più analisi . Anche Vanity Fair sottolinea questo punto, riportando la precisione di Bossetti nel definire il ritrovamento “assurdo” e la sua necessità di comprendere il meccanismo che avrebbe portato al trasferimento del DNA .
Interviste come quella di Belve Crime, che andrà in onda dieci giugno su Rai 2, rappresentano un’occasione inedita per ascoltare direttamente dalla voce di Bossetti storie personali e narrazioni alternative rispetto all’impianto accusatorio. Francesca Fagnani gli domanda in modo diretto: “Ma il suo Dna come c’è finito sugli slip di Yara?”; Bossetti risponde con fermezza che è una domanda che rivolge anche a sé stesso .
L’intervista non si limita ai chiarimenti sulla prova genetica, ma permette anche al muratore di esternare il proprio stato psicologico: “Sopravvivo all’ingiustizia quotidiana… non bisogna farsi prendere dal contesto, ma trovare tutte le opportunità possibili” . Inoltre rivela: “Prego per lei ogni giorno”, riferendosi a Yara, mostrando un aspetto umano e contraddittorio, in conflitto con l’immagine costruita dalle aule giudiziarie .
Add comment