​​


Meloni denuncia il “business dell’odio”: “Usano post contro di me per vendere biglietti a teatro”



La premier Giorgia Meloni è arrivata a Ancona per concludere la campagna elettorale di Francesco Acquaroli, candidato presidente della Regione Marche per il centrodestra. Durante il comizio, Meloni ha affrontato il tema della violenza politica, particolarmente rilevante dopo l’omicidio dell’attivista conservatore statunitense Charlie Kirk. La leader di Fratelli d’Italia ha affermato che nei suoi confronti esiste un vero e proprio “business dell’odio”, alimentato da avversari politici, attivisti e intellettuali che pubblicano contenuti contro di lei per promuovere libri e spettacoli teatrali.



In apertura del suo intervento, Meloni ha dichiarato: “Sono orgogliosa di sostenere Francesco Acquaroli con il centrodestra e del lavoro che abbiamo fatto in questi anni”. Le elezioni regionali si svolgeranno il 28 e 29 settembre, dove il governatore uscente cercherà di riconfermare il suo incarico contro Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e candidato del centrosinistra. La premier ha notato che, a distanza di tre anni dall’ultimo comizio in quella piazza, il numero di presenti è aumentato, un segnale che, secondo lei, indica che gli italiani riconoscono gli sforzi del governo: “Significa che le aspettative non sono state deluse”.

@momentidicasaOra Meloni vede un “business dell’odio”- “Post contro di me per vendere biglietti a teatro”

♬ suono originale Momenti di famiglia


Meloni ha anche parlato del contesto internazionale in cui opera, definendolo complesso, e ha sottolineato come l’Italia stia guadagnando credibilità. “In tre anni noi abbiamo stretto accordi che porteranno o stanno portando in Italia circa 80 miliardi di euro di investimenti esteri”, ha affermato, evidenziando che questo è paragonabile all’approvazione di una nuova legge finanziaria ogni anno, grazie alla stabilità del Paese.

Rivendicando il ruolo centrale dell’Italia nella scena internazionale, ha citato un articolo del The Telegraph che sottolineava come “l’Europa è in un pasticcio quando l’Italia è il protagonista di spicco”. Meloni ha interpretato questo commento come un segno di come l’Italia sia vista ora rispetto al passato. Ha continuato a discutere della situazione in Medio Oriente, definendo la reazione di Israele come “decisamente sproporzionata” e criticando l’occupazione di Gaza City. Tuttavia, ha anche sottolineato che “i terroristi di Hamas ancora oggi si rifiutano di liberare gli ostaggi”, invitando a cercare soluzioni pacifiche.

Riguardo al clima di tensione politica in Italia, Meloni ha affermato: “C’è un business dell’odio”, riferendosi al crescente numero di attacchi personali contro di lei. Ha osservato che molti di questi attacchi sui social media sono accompagnati da inviti a comprare libri o biglietti per eventi, accusando i suoi avversari di utilizzare la sua figura per scopi personali. “Le lezioni di morale da questi qua non me le faccio fare”, ha aggiunto, chiarendo che nessuno in Italia è oggetto di discorsi d’odio come lei stessa.

Non è chiaro a chi si riferisse esattamente, se ai leader dell’opposizione o a figure del centrosinistra, ma ha ribadito: “Nessun altro in Italia è oggetto di discorso odio come la sottoscritta, e difficilmente mi posso odiare da sola”. Ha anche risposto a Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato di non essere alleato del Partito Democratico, affermando: “Che progetto è mandare a casa Meloni? Io governo per gli italiani, mica contro gli altri”.

Meloni ha criticato i precedenti governi, ricordando come con i soldi dei cittadini siano stati finanziati salvataggi bancari e misure come il superbonus, che avrebbero avvantaggiato soprattutto i più abbienti. Ha poi rivendicato la solidità della sua maggioranza, sottolineando che, nonostante le voci di divisione, il centrodestra rimane unito: “Fateve una ragione, stiamo insieme da 30 anni e continueremo a stare insieme al governo”.



Add comment