Durante una seduta del consiglio comunale, la sindaca Silvia Salis ha denunciato l’esistenza di individui che, pur pubblicando immagini di sé stessi con figli piccoli e familiari, si rendono responsabili di insulti sessisti di gravità inaudita. Tale comportamento è stato evidenziato nel contesto di una discussione, promossa dalla consigliera Francesca Ghio (Avs), sulla necessità di introdurre e sostenere l’educazione affettiva e sessuale in tutte le scuole. La sindaca ha reso note queste vicende con un linguaggio deciso e senza omettere dettagli, sottolineando la contraddizione tra l’immagine pubblica di questi individui e le loro azioni.
Ogni giorno sui miei social ricevo insulti violenti. Un signore sotto un mio post ha scritto: “sei proprio una gran p*****a”. Questa è la società nella quale ci muoviamo e se il cdx sostiene che non serve un’educazione affettiva e sessuale sono molto lontani dalla realtà. pic.twitter.com/VEU6djVE9S
— Silvia Salis (@silvia_salis) November 4, 2025
La discussione, come prevedibile, ha generato accesi dibattiti, con divergenze significative tra il centrosinistra, favorevole, e il centrodestra, prevalentemente contrario.
Alla fine, la parola è stata data alla sindaca Silvia Salis, la quale ha sottolineato l’aumento dei femminicidi, affermando: “Ci troviamo in un contesto complesso che richiede un’analisi approfondita e non può essere semplificato o banalizzato. Tuttavia, partendo da un’osservazione personale, desidero condividere ciò che incontro quotidianamente sui miei social media. È evidente a tutti, e dobbiamo avere il coraggio di affrontare la questione, poiché quando si parla di donne, non si tratta esclusivamente di violenza fisica, ma spesso anche di violenza verbale”. La sindaca ha evidenziato come tali commenti provengano da profili social di individui che pubblicano foto con bambini in braccio.
“Questo individuo – ha dichiarato Salis mostrando il proprio smartphone – ha una foto del profilo aperta a tutti in cui tiene in braccio la figlia, e vi è anche indicato il suo luogo di lavoro. Sotto uno dei miei post, ha scritto: ‘Sei proprio una gran pu**ana’. Per lui, è apparentemente accettabile insultare una sindaca con un termine del genere, e non mi ha definita incapace, poiché alle donne si rivolgono termini dispregiativi come ‘pu**ana’, non ‘incapace’. Questo è un aspetto che dobbiamo ricordare, ed è per questo che è fondamentale promuovere l’educazione sessuale e affettiva”.
Ha proseguito: “Inoltre, c’è un mio post riguardante il Teatro Carlo Felice sotto il quale è stato scritto che ‘si vede che suona il flauto’. Non sono certa a cosa si riferisca questo commento, e dubito che un sindaco uomo subirebbe lo stesso tipo di battute”.
La sindaca ha poi lanciato una frecciata al centrodestra, affermando: “Se sostenete che in questa società non sia necessaria l’educazione affettiva e sessuale, siete profondamente disconnessi dalla realtà”.
Successivamente, ha evidenziato un altro episodio di sessismo, osservando: “Non so se a un candidato sindaco uomo, durante la campagna elettorale, sarebbero state pubblicate foto di lui in bikini (come accaduto a me, ndr). Anche questo rappresenta una forma di violenza”.
La sindaca ha poi descritto ulteriori insulti sessisti, “proiettati” sui social media da individui che espongono pubblicamente i propri nomi, cognomi e fotografie con bambini e famiglie: “Consigliano di ‘pensare a prendere un po’ di belino, le calmerebbe i nervi’. Alla sindaca, con nome e cognome. Questa è la società in cui viviamo. E se affermate che in questa società non sia necessaria un’educazione affettiva e sessuale – ha concluso tra gli applausi della maggioranza – siete molto lontani dalla realtà”.



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