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Michael Douglas inaugura il Festival di Taormina condividendo riflessioni sulla sua carriera, la politica americana e il suo bilancio personale a 80 anni



Michael Douglas, celebre attore hollywoodiano, ha dato il via al Festival di Taormina, evento che quest’anno ha visto la partecipazione di numerose star internazionali. Durante l’incontro con i giornalisti, l’attore ha ripercorso i momenti salienti della sua vita e carriera, condividendo anche le sue opinioni sulla politica statunitense e sull’attuale presidente Donald Trump.



Parlando del suo percorso professionale, Douglas ha ricordato il periodo in cui affrontò un tumore al quarto stadio. “Non mi aspettavo di sopravvivere,” ha dichiarato, spiegando che questa esperienza lo portò ad accettare il ruolo nel film su Liberace diretto da Steven Soderbergh: “Non vedevo l’ora di farlo perché pensavo che non avrei lavorato più. Ero così felice di essere vivo, dovettero aspettare un anno per farmi guadagnare peso.”

Ora che ha raggiunto gli 80 anni, l’attore ha fatto un bilancio della sua vita, sottolineando alcuni dei momenti più significativi. Tra questi, ha citato la scoperta che sua moglie, Catherine Zeta-Jones, preferisse gli uomini più maturi e il suo esordio come produttore con il film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, vincitore di un Oscar: “Il progetto lo ereditai da mio padre, veniva da Spartacus, ma non riuscì a farlo. Io ero un attore televisivo, e quel film cambiò la mia vita.”

Tuttavia, non sono mancati i momenti di delusione nella vita dell’attore. Uno di questi è stato legato alla politica americana e all’elezione di Donald Trump: “L’ultima elezione in America è stata una grande delusione per me,” ha affermato. Douglas si è detto contrario alle politiche del presidente, criticando in particolare il trattamento riservato agli immigrati: “Il presidente ha creato un dramma sugli immigrati. Quelli illegali sono pericolosi, ma non sono killer e stupratori. Ho amici in Messico, Canada, Europa, e mi scuso con tutti. Il mio Paese ha grandi responsabilità sul caos che esiste. Trovo ridicolo fare le guerre e investire in spese militari.”

L’attore ha anche ricordato con affetto suo padre, Kirk Douglas, icona di Hollywood. Ha raccontato che inizialmente scelse la carriera di attore come forma di ribellione nei confronti dei genitori: “L’ho fatto come rivalsa e risentimento verso di loro, rivendicavo la mia identità.” Nonostante ciò, il rapporto con il padre è stato significativo: “Gli somigli, mi dicevano. Io volevo solo affermarmi a prescindere da lui.” Ha poi condiviso un aneddoto su una conversazione avuta con lui: “Se avessi saputo che avresti avuto così successo, sarei stato più carino con te.”



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