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Microswimmer magnetici: la nuova frontiera nella lotta alle malattie cardiovascolari



Realizzati in ossido di ferro e lunghi appena 200 nanometri, i microswimmer magnetici sviluppati dalla Drexel University rappresentano una svolta innovativa nella medicina vascolare. Questi dispositivi, simili a microscopiche viti, sono progettati per navigare nel flusso sanguigno e intervenire direttamente sulle ostruzioni arteriose, riducendo il rischio di infarto.



Guidati da campi magnetici esterni, i microswimmer ruotano come minuscoli trapani, penetrando i depositi di colesterolo che restringono le arterie. La loro azione meccanica non solo riduce l’ostruzione, ma migliora anche il flusso sanguigno, agendo in modo mirato e non invasivo.

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  • Capacità di rilasciare anticoagulanti direttamente nelle zone critiche, prevenendo la formazione di nuovi blocchi

  • Dimensioni nanometriche che permettono di raggiungere aree altrimenti inaccessibili

  • Controllo preciso tramite tecnologie magnetiche esterne

Finora, gli esperimenti sono stati condotti su arterie sintetiche e in ambienti controllati, con risultati promettenti. I ricercatori mirano ora a:

  1. Avviare trial in vivo per verificare l’efficacia su organismi complessi

  2. Ottimizzare il rilascio di farmaci in situazioni dinamiche

  3. Ridurre ulteriormente le dimensioni dei dispositivi per interventi ancora più precisi

Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il trattamento delle patologie cardiovascolari, sostituendo progressivamente gli interventi chirurgici tradizionali. L’obiettivo è creare “flotte” di micro-robot in grado di:

  • Riparare danni vascolari dall’interno

  • Monitorare in tempo reale la salute delle arterie

  • Intervenire preventivamente prima che si formino placche pericolose

Con investimenti crescenti nella ricerca, i microswimmer magnetici potrebbero diventare una terapia standard entro il prossimo decennio, offrendo soluzioni più sicure, economiche e accessibili per milioni di pazienti in tutto il mondo.



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