Un grave episodio di violenza ha scosso la comunità di Mondragone, in provincia di Caserta. Nella giornata di ieri, Giancarlo Pagliaro, imprenditore sessantasettenne attivo nel settore dell’arredamento per la casa, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario. La vittima è Luigi Magrino, 41 anni, colpito mortalmente all’interno di una stazione di servizio situata lungo la statale Domiziana, adiacente al mobilificio di proprietà dello stesso Pagliaro.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, i due uomini si erano dati appuntamento per discutere di vecchie divergenze. Durante l’incontro, Pagliaro avrebbe sostenuto che Magrino, armato, stesse tentando di estorcergli denaro e avesse minacciato di morte i suoi figli. In risposta a queste presunte minacce, l’imprenditore avrebbe estratto una pistola di piccolo calibro e sparato un colpo che ha colpito Magrino al collo. Un testimone ha riferito che, successivamente, l’aggressore avrebbe colpito la vittima agonizzante al capo con il calcio dell’arma.
La scena si è svolta in pochi istanti, sotto gli occhi di un carabiniere fuori servizio che si trovava in un bar nelle vicinanze. L’agente è intervenuto immediatamente, riuscendo a bloccare Pagliaro, che appariva in evidente stato di alterazione. L’uomo è stato poi preso in custodia dai militari del Reparto Territoriale di Mondragone e condotto in caserma. L’arma utilizzata non è stata ancora rinvenuta, ma sul luogo del delitto è stato recuperato un caricatore.
Durante l’interrogatorio, Pagliaro ha ammesso di aver sparato, dichiarando: “Ho sparato dopo minacce ai miei figli”. Ha inoltre affermato che fornirà ulteriori dettagli sulle motivazioni che lo hanno spinto a compiere il gesto. La convalida dell’arresto è prevista per domani davanti al giudice per le indagini preliminari, su richiesta del sostituto procuratore Stefania Pontillo della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Parallelamente, gli inquirenti stanno approfondendo la figura della vittima. Magrino era noto alle forze dell’ordine e aveva precedenti per truffa ed estorsione. Negli ultimi giorni, attenzione è stata rivolta al suo profilo Facebook, dove comparivano immagini del boss dei Casalesi Michele Zagaria e dell’ex membro dei Nar e della Banda della Magliana Massimo Carminati, noto per il suo coinvolgimento nel processo “Mafia Capitale”.
Le indagini proseguono per chiarire le circostanze dell’accaduto e per verificare la veridicità delle dichiarazioni rese da Pagliaro. Le autorità stanno anche cercando di ricostruire il contesto in cui è maturato l’omicidio, valutando eventuali legami con ambienti criminali locali.
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