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Muore a soli 15 anni dopo una febbre fulminante: aperta un’inchiesta per chiarire l’accaduto



Una grave encefalite emorragica, presumibilmente originata da una polmonite di natura virale, sarebbe stata la causa del decesso della giovane di 15 anni residente a Squinzano, scomparsa giovedì scorso presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. La ragazza è venuta a mancare appena 48 ore dopo il ricovero nel reparto di Rianimazione. L’esito dell’autopsia, affidata al medico legale Roberto Vaglio e disposta dalla Procura della Repubblica, ha fornito nuovi dettagli sulla tragedia.



Secondo quanto ricostruito, la giovane avrebbe accusato un malore improvviso nella mattinata di martedì. I primi sintomi si sarebbero manifestati poco dopo il risveglio, con una febbre che in breve tempo ha raggiunto i 41 gradi. Preoccupati per la gravità della situazione, i familiari hanno deciso di portarla immediatamente in ospedale. Al momento del ricovero, il quadro clinico della paziente era già critico e, nonostante gli sforzi dei medici, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente nel corso delle ore successive. I sanitari del reparto di Rianimazione avevano descritto la situazione come “estremamente compromessa”.

L’esame autoptico ha rivelato la presenza di lesioni cerebrali e sistemiche compatibili con un’infezione virale particolarmente aggressiva, confermando l’ipotesi diagnostica iniziale dei medici. Inoltre, è emersa la possibilità che la ragazza fosse affetta da una condizione immunitaria non diagnosticata, che potrebbe aver contribuito a rendere più severa l’infezione.

A seguito del tragico evento, la famiglia della giovane ha deciso di presentare un esposto alla magistratura per fare chiarezza su quanto accaduto. La Procura di Lecce ha quindi avviato un’indagine, al momento contro ignoti, per verificare eventuali responsabilità e ricostruire con precisione la sequenza degli eventi che hanno portato alla morte della ragazza.

Le indagini proseguono e prevedono ulteriori accertamenti diagnostici, oltre all’analisi approfondita della documentazione clinica relativa al caso. L’obiettivo è comprendere se ci siano stati ritardi o omissioni nelle cure fornite alla giovane e se le sue condizioni preesistenti potessero essere identificate e trattate in anticipo.

Nel frattempo, il dramma ha scosso profondamente la comunità di Squinzano, dove la 15enne era conosciuta e benvoluta. La notizia ha suscitato dolore e sgomento tra amici, familiari e conoscenti, che si sono stretti attorno alla famiglia in questo momento di lutto.

Parallelamente a questo caso, un altro tragico incidente ha colpito un giovane di 15 anni a Torino, deceduto in uno scontro mentre si trovava su un monopattino. Questi episodi sollevano interrogativi sulla sicurezza e sulla prevenzione dei rischi per i giovani.

La vicenda della ragazza di Squinzano resta al centro dell’attenzione delle autorità giudiziarie e sanitarie, con l’obiettivo di fare piena luce su quanto accaduto e prevenire simili tragedie in futuro.



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