​​


Nel Rogito di Papa Francesco: “Si preparava da mangiare da solo, sentendosi uno del popolo”



Oggi, durante la cerimonia di chiusura della bara di Papa Francesco, è stato diffuso un documento significativo, noto come Rogito, che ripercorre la vita e il pontificato del Santo Padre. Il testo, letto e firmato dai presenti, sarà collocato all’interno di un tubo metallico insieme ad altri simboli, come la medaglia e le monete coniate durante il suo pontificato. Tra le frasi più toccanti del documento si legge: “Fu un pastore semplice e molto amato nella sua Arcidiocesi, che girava in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus.” Questo passaggio evidenzia la sua umiltà e vicinanza alla gente.



Il Rogito, redatto in latino, racconta la storia personale di Bergoglio, prima di approfondire il suo percorso ecclesiastico. “Tutta la Comunità cristiana, specialmente i poveri, rendeva lode a Dio per il dono del suo servizio reso con coraggio e fedeltà al Vangelo e alla mistica Sposa di Cristo,” si legge nel testo, che sottolinea l’impatto del suo ministero sulla vita dei più bisognosi.

Papa Francesco è stato eletto il 13 marzo 2013, scegliendo il nome Francesco in onore del santo di Assisi, simbolo di povertà e amore per i più deboli. La sua scelta di abitare nella Domus Sanctae Marthae, piuttosto che nel Palazzo Apostolico, rifletteva il suo desiderio di mantenere un contatto diretto con le persone. Sin dal suo primo Giovedì Santo, ha celebrato la Messa in Cena Domini al di fuori del Vaticano, recandosi in carceri e centri di accoglienza per disabili e tossicodipendenti, dimostrando così la sua attenzione verso gli emarginati.

Il documento evidenzia anche l’importanza della misericordia nel ministero di Papa Francesco. “Ai sacerdoti raccomandava di essere sempre pronti ad amministrare il sacramento della misericordia, ad avere il coraggio di uscire dalle sacrestie per andare in cerca della pecorella smarrita e di tenere aperte le porte della chiesa per accogliere quanti desiderosi dell’incontro con il Volto di Dio Padre,” si legge nel Rogito. Queste parole sottolineano il suo impegno a rendere la Chiesa un luogo di accoglienza e di speranza.

Inoltre, il Rogito mette in luce la dedizione di Papa Francesco al dialogo interreligioso. “Ha esercitato il ministero Petrino con instancabile dedizione a favore del dialogo con i musulmani e con i rappresentanti delle altre religioni,” afferma il documento, evidenziando come il Papa abbia convocato incontri di preghiera e firmato dichiarazioni congiunte per promuovere la concordia tra le diverse fedi.

Un altro aspetto significativo del suo pontificato è stato il suo stile di vita sobrio e umile. Il testo conclude affermando che Papa Francesco ha lasciato una testimonianza di “umanità, di vita santa e di paternità universale,” sottolineando la sua capacità di evitare il pericolo dell’autoreferenzialità e della mondanità spirituale all’interno della Chiesa.

Il Rogito di Papa Francesco non è solo un documento commemorativo, ma un richiamo alla sua eredità di amore e servizio verso gli altri. La sua vita è stata caratterizzata da un profondo impegno per i più poveri e da una costante ricerca di dialogo e comprensione tra le diverse culture e religioni. La lettura di questo documento durante il rito di chiusura della bara rappresenta un tributo alla sua dedizione e al suo impatto duraturo sulla comunità cristiana e sul mondo intero.



Add comment