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“Non dormo più”: il milionario che prese il cappellino al bambino allo US Open racconta il suo incubo



Una vicenda che ha avuto un impatto devastante sulla vita di Piotr Szczerek, imprenditore polacco e CEO di un’azienda specializzata in pavimentazioni stradali e decorative. L’uomo è stato protagonista di un episodio che ha scatenato una reazione virale sui social media, compromettendo sia la sua reputazione personale che la sua attività commerciale.



L’incidente si è verificato durante lo US Open di tennis, al termine del match tra il polacco Kamil Majchrzak e il russo Karen Khachanov, valido per il secondo turno del torneo. Majchrzak, dopo aver ottenuto una vittoria memorabile contro un avversario classificato tra i primi dieci al mondo, si era fermato a bordo campo per interagire con i tifosi. Tra autografi e doni, il tennista aveva deciso di regalare il suo cappellino a un bambino presente tra la folla. Tuttavia, in un momento di distrazione, l’imprenditore ha sottratto il cappello con un gesto rapido e lo ha nascosto nella borsa della moglie, che stava riprendendo la scena con il telefono.

Il bambino coinvolto nell’accaduto è apparso visibilmente turbato, mentre Majchrzak, ignaro di quanto fosse successo, ha continuato a firmare autografi. Solo in seguito, informato dell’incidente, il tennista ha deciso di rintracciare il giovane tifoso per porre rimedio alla situazione. Dopo alcune ricerche, è riuscito a incontrarlo e gli ha regalato un momento speciale, risarcendolo del cappello sottratto e dimostrando grande sensibilità.


Le immagini dell’episodio hanno rapidamente fatto il giro del web, suscitando indignazione e critiche nei confronti di Piotr Szczerek, che è stato identificato grazie ai video condivisi sui social. La reazione del pubblico è stata immediata e feroce: una vera e propria shitstorm si è abbattuta sull’imprenditore, coinvolgendo anche la sua azienda. Minacce e insulti hanno iniziato a piovere, mettendo in crisi sia la sua vita privata che professionale.

Dopo alcuni giorni di silenzio, Szczerek ha deciso di affrontare pubblicamente la situazione. Attraverso un messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook e sul sito ufficiale della sua compagnia, ha espresso le sue scuse per l’accaduto. Nel comunicato, l’imprenditore ha ammesso di aver commesso un errore grave e ha cercato di spiegare le sue azioni: “In relazione all’incidente avvenuto durante la partita di Kamill Majchrzak allo US Open, vorrei chiedere scusa inequivocabilmente al giovane ragazzo, alla sua famiglia, a tutti i tifosi e al giocatore stesso. Mi assumo la piena responsabilità del mio pessimo giudizio e delle mie azioni offensive. Non è mai stata mia intenzione rubare un ricordo prezioso al giovane tifoso. Sono rimasto preso dalla foga del momento e dalla gioia della vittoria, e ho creduto che Majchrzak mi stesse dando un cappello da regalare ai miei figli, che in precedenza avevano chiesto autografi.”

Nonostante le scuse pubbliche, molte persone hanno continuato a criticare l’imprenditore, sottolineando che le immagini del video sembrano raccontare una storia diversa rispetto alla sua versione dei fatti. Il gesto rapido con cui il cappello è stato sottratto e nascosto nella borsa della moglie non lascia spazio a interpretazioni ambigue per molti osservatori.

L’intera vicenda rappresenta un esempio emblematico di come un’azione impulsiva possa avere conseguenze imprevedibili e devastanti. L’episodio ha sollevato interrogativi sul comportamento etico dei personaggi pubblici e sull’impatto dei social media nel giudicare e amplificare situazioni controverse.

Per Kamil Majchrzak, invece, l’episodio si è concluso positivamente grazie alla sua prontezza nel risolvere la situazione con il bambino. Il tennista polacco ha dimostrato grande maturità e attenzione verso i suoi tifosi, guadagnandosi ulteriore rispetto nel circuito sportivo.



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