Si accende nuovamente il dibattito politico intorno a Ilaria Salis, protagonista di un duro scambio di accuse con esponenti di Fratelli d’Italia. L’attivista e neo deputata europea ha risposto in modo critico a una provocazione ricevuta, affermando: “Mentre per noi l’etica – ciò che è umanamente giusto e ciò che è sbagliato – viene prima, la loro ‘legalità’ è soltanto una buffonata. La ignorano quando si tratta di salvare con un volo di Stato un torturatore ricercato dalla Corte penale internazionale. La brandiscono invece, bava alla bocca e manganello in pugno, quando si tratta di colpire i loro nemici. D’altronde, la matrice fascista quella rimane”.
Le dichiarazioni di Salis hanno immediatamente suscitato reazioni accese sui social, con una valanga di commenti critici rivolti alla sua persona. Numerosi utenti hanno contestato la legittimità con cui l’attivista parla di “etica”, richiamando il suo passato giudiziario e le vicende che l’hanno resa nota.
Tra i messaggi più duri si leggono frasi come: “Le parole ‘Etica’ e ‘Ilaria Salis’ insieme sono una barzelletta…” oppure “Uno dei più grandi errori è stato quello di salvare te dalla galera ungherese dove speriamo tu possa presto tornare”.
Altri utenti hanno ricordato le denunce a suo carico: “Hai 29 denunzie, 4 condanne, un debito da 90.000 euro con il Comune di Milano e parli di etica?!”. Alcuni hanno fatto riferimento anche al processo in corso in Ungheria, sostenendo che esisterebbero ulteriori filmati che la collegherebbero a episodi di aggressione, e accusando i rinvii processuali di essere un espediente per allungare i tempi.
Non sono mancati attacchi diretti alla sua figura politica. Un utente ha scritto: “L’Italia è un paese molto democratico, prova ne è il fatto che una pregiudicata ancora sotto processo inneggi alla legalità”. Altri hanno giudicato contraddittorio l’uso dell’espressione “matrice fascista”, ritenendola poco credibile se pronunciata da chi, a loro dire, si sarebbe accompagnata a persone accusate di violenze durante manifestazioni.
Il clima di forte polarizzazione è stato ulteriormente alimentato da commenti che augurano all’attivista di dover “conoscere da vicino” i sistemi politici e giudiziari da lei criticati. In un post si legge: “Le auguro di poter presto conoscere da vicino quel sistema politico/giudiziario che tanto ama criticare. Nulla forma il carattere come un’esperienza coerente con le proprie idee”.
L’episodio rappresenta l’ennesimo capitolo di tensione politica e mediatica intorno a Ilaria Salis, che già in passato è stata al centro di forti contrasti, soprattutto dopo la sua detenzione in Ungheria e la successiva liberazione grazie all’immunità parlamentare ottenuta con l’elezione al Parlamento europeo.
Il suo riferimento al caso del torturatore libico Almasri, rimpatriato in Libia lo scorso gennaio nonostante un mandato di cattura internazionale, ha contribuito a riaccendere le polemiche nei confronti del governo, ma la reazione del web si è concentrata prevalentemente sulla sua figura personale.
La vicenda mette in evidenza, ancora una volta, come i social siano terreno di scontro politico e ideologico, dove dichiarazioni pubbliche di esponenti politici o attivisti possono generare reazioni immediate e polarizzate, spesso con toni durissimi.
Le frasi di Ilaria Salis continuano a circolare online, tra chi le sostiene e chi ne critica duramente le parole, trasformando la sua affermazione sull’“etica prima della legalità” in uno dei temi più discussi delle ultime ore.



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