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“Non sembra reale”: il bambino più prematuro del mondo supera lo 0% di possibilità di sopravvivenza e festeggia il primo compleanno



Il 6 giugno 2020, senza saperlo, Beth Hutchinson, di Somerset, nel Wisconsin, ha scritto la storia dando alla luce il bambino più prematuro del mondo.



La giovane madre era incinta di appena cinque mesi quando complicazioni mediche hanno causato un travaglio prematuro.

I medici del Children’s Minnesota Hospital di Minneapolis hanno lanciato un avvertimento drammatico a Beth e a suo marito Rick.
Poiché il piccolo era nato 131 giorni in anticipo, non si aspettavano che sopravvivesse.
Anzi, l’équipe neonatologica aveva comunicato loro una possibilità di sopravvivenza pari allo 0%.

Alla nascita, Richard Scott William Hutchinson era così piccolo da stare nel palmo di una mano.
I suoi genitori non hanno mai perso la speranza che avrebbe superato le probabilità, ma i medici sapevano che avrebbe dovuto lottare con tutte le sue forze sin dal primo istante di vita.

«Sapevo che le prime settimane di vita di Richard sarebbero state estremamente difficili, ma sentivo che se fosse riuscito a superarle, sarebbe stato un sopravvissuto», ha dichiarato la neonatologa Dottoressa Stacy Kern.

Eppure, Richard non è morto in quei primi giorni spaventosi.
Al contrario, diventava più forte giorno dopo giorno.
È rimasto in ospedale per sei mesi, aumentando di peso e aspettando che il suo corpo riuscisse a recuperare il tempo perso.

A causa delle restrizioni dovute al COVID-19, la famiglia di Richard non ha potuto restargli accanto in ospedale a tempo pieno, ma non ha mai fatto mancare la propria presenza.

«Ci siamo assicurati di essere con lui ogni volta che potevamo», ha raccontato Rick. «Credo che questo lo abbia aiutato a superare tutto, perché sapeva di poter contare su di noi.»

Nel dicembre successivo, Richard ha finalmente lasciato l’ospedale per tornare a casa con i suoi genitori.

I medici sono rimasti profondamente commossi nel vedere quel piccolo guerriero pronto a iniziare la sua nuova vita, frutto delle loro cure instancabili.

«Il giorno delle dimissioni di Richard dalla terapia intensiva neonatale è stato davvero speciale. Ricordo di averlo preso in braccio dal suo lettino e di averlo stretto forte, con le lacrime agli occhi», ha raccontato la Dottoressa Kern. «Non riuscivo a credere che fosse lo stesso bambino che un tempo era così malato che temevo non ce l’avrebbe fatta.»

Questo giugno, Richard ha sfidato ogni previsione festeggiando il suo primo compleanno!
I suoi genitori gli hanno organizzato una festa con tanto di torta e hanno trascorso la giornata ringraziando per tutte le benedizioni ricevute.

Avevano anche un altro motivo per festeggiare: il Guinness World Records ha inviato loro un certificato che proclama Richard ufficialmente come il bambino più prematuro del mondo ad essere sopravvissuto.

«Non sembra reale», ha confessato Beth. «Siamo ancora sorpresi, ma siamo felici. È un modo per condividere la sua storia e sensibilizzare sull’importanza delle nascite premature.»

Oggi, Richard è ufficialmente il bambino più prematuro mai sopravvissuto a quelle probabilità iniziali.
È difficile credere che questo splendido bambino sia stato un tempo così fragile.
Bravo Richard, continua a tracciare il tuo cammino!



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