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Nuovo arresto per la strage di Monreale: in manette un diciottenne alla guida della BMW GS



Un altro nome si aggiunge alla lista degli indagati per la strage che ha sconvolto Monreale nella notte tra sabato e domenica scorsi, causando la morte di tre giovani del luogo: Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Le autorità hanno arrestato Samuel Acquisto, un ragazzo di 18 anni, su ordine della Procura della Repubblica. Secondo le indagini condotte dai carabinieri, il giovane sarebbe stato alla guida della motocicletta BMW GS utilizzata da Salvatore Calvaruso per compiere l’attacco e successivamente fuggire dalla scena.



La moto, che è stata rintracciata nel quartiere Zen di Palermo, è risultata fondamentale per ricostruire gli eventi. Le autorità ritengono che il veicolo sia stato usato dai due per allontanarsi rapidamente dopo l’agguato. Acquisto è ora accusato di concorso in strage insieme a Calvaruso, con l’accusa di aver “istigato, rafforzato e agevolato” l’azione criminale. La Procura di Palermo sottolinea che il giovane avrebbe partecipato attivamente a tutte le fasi dell’operazione, consapevole del rischio che la sua condotta rappresentava per la vita delle persone presenti sul luogo.

I magistrati hanno dichiarato che il diciottenne “era pienamente consapevole del pericolo per la pubblica incolumità”, aggiungendo che “il numero dei colpi esplosi e il contesto in cui è avvenuto il fatto non lasciano dubbi sulla configurazione del reato di strage”. Queste considerazioni sono state riportate dal pubblico ministero nel provvedimento di fermo emesso nei confronti di Acquisto.

Durante le operazioni di perquisizione che hanno portato al ritrovamento della moto, il giovane si è presentato spontaneamente alle forze dell’ordine accompagnato dal suo avvocato. Dopo alcune ore, i magistrati hanno disposto il suo fermo. Secondo quanto emerge dagli atti, Acquisto avrebbe supportato Calvaruso durante le fasi della sparatoria, compiendo azioni che hanno messo in pericolo la sicurezza pubblica. Attualmente, il diciottenne è detenuto presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo.

Nel frattempo, anche Salvatore Calvaruso rimane in custodia cautelare. L’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari, Ivana Vassallo, descrive un profilo particolarmente inquietante del ragazzo. Si legge infatti che “risulta adeguatamente provata l’indole estremamente violenta di Salvatore Calvaruso, la sua incapacità di frenare da solo i propri impulsi criminali”. Per il giudice, il rischio che Calvaruso possa commettere nuovamente reati è “altamente plausibile”.

Di fronte al giudice, Calvaruso ha cercato di giustificare le sue azioni sostenendo di essersi difeso da un’aggressione. Ha dichiarato di essere stato colpito con calci e pugni prima di estrarre una pistola semiautomatica che, secondo lui, avrebbe trovato per strada nei giorni precedenti. “Non so quanti colpi ho sparato, ma ho finito il caricatore. Ho sentito altri spari ma non so chi fosse”, ha affermato. Tuttavia, il referto medico del pronto soccorso contraddice questa versione: non ci sono segni evidenti di percosse, ma solo un trauma all’occhio sinistro.

L’ordinanza sottolinea anche “la disinvoltura e spregiudicatezza” con cui l’indagato avrebbe agito. La dinamica dei fatti, unita alla gravità delle accuse, non lascia spazio a interpretazioni diverse rispetto alla sua responsabilità diretta nella strage.



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