Il ministro Giuseppe Valditara ha inviato una circolare ai dirigenti scolastici del secondo ciclo per estendere il divieto di utilizzo del telefono cellulare alle scuole superiori. Il provvedimento, entrato in vigore dal prossimo anno scolastico, prevede il divieto in classe e in generale durante l’orario scolastico, anche se l’uso era previsto per scopi didattici .
Le scuole dovranno aggiornare il regolamento interno e il patto di corresponsabilità educativa, prevedendo “specifiche sanzioni disciplinari” per chi contravviene a tale divieto e stabilendo modalità di controllo per garantirne l’effettività .
L’utilizzo del cellulare resterà ammesso solo in situazioni particolari: per alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento (previsti nel Piani Didattici Personalizzati), per motivate esigenze personali o in ambiti adeguati, come i corsi tecnici dedicati all’informatica e alle telecomunicazioni .
Nel testo della circolare si richiama la necessità urgente di intervenire a causa degli “effetti negativi, ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche” .
Vengono citati vari studi internazionali: Rapporti dell’OECD, UNESCO e OMS evidenziano una correlazione tra uso frequente di smartphone e rendimento scolastico ridotto, concentrandosi su problemi di attenzione e sviluppo cognitivo. L’Istituto superiore di sanità ha indicato un “uso problematico dello smartphone colpisce oltre il 25% degli adolescenti” .
Il ministro insiste sull’importanza di “rafforzare le azioni finalizzate a educare all’uso responsabile e consapevole dello smartphone e degli altri strumenti digitali” e invita a valorizzare il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’attività didattica, promuovendone un “uso efficace” .
Va sottolineato che il divieto non si estende ad altri strumenti digitali: pc, tablet e lavagne elettroniche continueranno a essere utilizzabili per scopi didattici sotto la guida dei docenti .
Il provvedimento segue di un anno l’analogo divieto già applicato alle scuole dell’infanzia, primarie e medie, consolidando una politica nazionale di limitazione dell’uso personale del cellulare in classe . In Europa, in particolare in Francia, l’uso dei telefonini a scuola è già vietato nelle scuole medie, e la Commissione UE sta valutando misure analoghe per tutti gli Stati membri .
Le scuole superiori potranno adottare sistemi di deposito dei telefoni all’ingresso (contenitori, cassette o armadietti), restituendoli agli studenti solo al termine delle lezioni. In caso di mancato rispetto delle nuove norme, scatteranno le sanzioni previste dai regolamenti interni .
Implicazioni per studenti, famiglie e docenti
Il divieto punta a migliorare l’attenzione in aula, ridurre le distrazioni digitali e favorire relazioni sociali più autentiche tra gli adolescenti. L’introduzione di sanzioni e modalità di controllo chiare dovrebbe facilitare l’applicazione uniforme delle nuove regole.
Per le famiglie, sarà importante sostenere l’adesione alla misura e collaborare nell’educazione digitale dei figli; per i docenti, la sfida sarà mantenere un ambiente di apprendimento coinvolgente che non dipenda dallo smartphone.
La circolare di Valditara, estesa ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni, procede in continuità rispetto alle misure precedenti, facendo leva su solidi riferimenti scientifici e collaborando con il contesto europeo per una normativa condivisa. L’obiettivo è valorizzare la tecnologia utile e contenere l’impatto negativo del cellulare in aula.
La reale efficacia della misura dipenderà dall’applicazione concreta nelle singole scuole e dall’impegno congiunto di istituzioni, insegnanti, famiglie e studenti.
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