Una tragedia familiare ha scosso la comunità di San Gregorio di Catania, dove nella notte tra il 28 e il 29 aprile, Natale La Verde, 62 anni, ha ucciso accidentalmente il figlio Carlo, 23 anni, durante una festa privata tenutasi nella loro villa, nota come Villa Heaven. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Gravina di Catania, durante la festa sarebbe scoppiata una rissa tra alcuni partecipanti. Natale La Verde, esasperato dal caos e dal volume della musica, avrebbe cercato di riportare la calma. Non riuscendoci, avrebbe estratto una pistola, una rivoltella 357 Magnum legalmente detenuta ma senza l’autorizzazione al porto, e avrebbe esploso alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio.
In quel momento, Carlo La Verde e alcuni amici avrebbero tentato di disarmare il padre. Durante la colluttazione, sarebbero partiti altri due colpi: uno ha colpito Carlo all’addome, risultando fatale, mentre l’altro ha ferito al tallone un amico 31enne del giovane. Quest’ultimo è stato trasportato all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato giudicato guaribile in 15 giorni e successivamente dimesso.
Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che hanno tentato di rianimare Carlo La Verde, il giovane è deceduto poco dopo.
Carlo La Verde era uno studente universitario iscritto alla facoltà di Economia e Impresa dell’Università di Catania. Amava il padel, le moto e i viaggi, come testimoniano le numerose foto pubblicate sui suoi profili social.
Dopo l’accaduto, Natale La Verde è stato condotto nella caserma dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania, che indagano coordinati dalla Procura di Catania. Successivamente, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Il provvedimento è stato eseguito dai militari dell’Arma, coordinati dal sostituto procuratore Rocco Liguori del pool di magistrati diretto dall’aggiunto Fabio Scavone.
Contestualmente, il personale della Sezione Operativa della Compagnia di Gravina, insieme alla Sezione Investigazioni Scientifiche (SIS) del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, ha eseguito i rilievi tecnici e sta svolgendo le indagini finalizzate alla ricostruzione dettagliata degli eventi.
La comunità di San Gregorio di Catania è profondamente scossa dall’accaduto. Il sindaco Sebastiano Sgroi ha dichiarato: “Una famiglia che non ha dato mai problemi”, esprimendo incredulità per quanto accaduto.
Le indagini sono ancora in corso per chiarire tutti i dettagli della vicenda e accertare le responsabilità.
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