Una bambina di 11 anni è deceduta a Palermo sabato sera, dopo essere stata portata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Buccheri La Ferla. Sul corpo sono stati rilevati segni sul collo e i vestiti erano sporchi di benzina, generando dubbi sulle cause della morte. La Procura ha avviato un’indagine, ma esclude al momento l’ipotesi di omicidio.
La tragedia che ha colpito una famiglia di Palermo continua a sollevare interrogativi. Una bambina di 11 anni, affetta da gravi problemi neurologici e tetraplegica, è morta dopo essere stata trasportata in ospedale in condizioni critiche. Secondo le prime ricostruzioni, la piccola avrebbe avuto una crisi epilettica sabato sera, venendo soccorsa dai familiari prima di essere trasferita al pronto soccorso. Tuttavia, al suo arrivo presso l’ospedale Buccheri La Ferla, i medici hanno constatato un arresto cardiocircolatorio e, nonostante i tentativi di rianimazione, la bambina è stata dichiarata deceduta.
Elementi sospetti hanno spinto i sanitari a coinvolgere le autorità. Sul corpo della minore sono stati individuati lividi sul collo, e gli abiti che indossava erano intrisi di benzina. Questi dettagli hanno portato la Procura ad aprire un fascicolo per atti non costituenti reato, escludendo per ora l’ipotesi di omicidio. Gli investigatori stanno cercando di chiarire se si sia trattato di un drammatico incidente o se vi siano altre circostanze alla base del decesso.
La madre della bambina, una donna di 31 anni, è stata interrogata a lungo dagli inquirenti. Secondo quanto dichiarato dalla donna, al momento della crisi epilettica della figlia avrebbe cercato di intervenire con manovre di soccorso prima di chiedere aiuto ai vicini e al compagno, che non era presente in casa in quel momento. Il suo racconto sembra compatibile con i segni rilevati sul collo della minore. Tuttavia, gli investigatori stanno verificando la sua versione dei fatti, poiché emergono dubbi sulla presenza della donna nell’abitazione al momento dell’accaduto.
Secondo alcune ipotesi, la madre potrebbe essersi temporaneamente allontanata, lasciando la bambina tetraplegica da sola con i fratelli più piccoli. Durante questa breve assenza potrebbe essere successo qualcosa che spiegherebbe gli abiti sporchi di benzina. Al ritorno, la donna avrebbe cercato di salvare la figlia prima di trasportarla in ospedale.
Nel frattempo, la situazione familiare è stata presa in carico dai servizi sociali. Tutti i figli della donna sono stati temporaneamente allontanati dalla casa in cui vivevano con la madre e il nuovo compagno. I minori sono stati affidati a una struttura protetta con un provvedimento urgente in attesa che le indagini facciano luce sull’accaduto.
L’autopsia disposta sul corpo della bambina sarà fondamentale per determinare le cause esatte della morte e fornire ulteriori dettagli agli investigatori. L’esame sarà effettuato presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo, dove gli esperti cercheranno di chiarire se vi siano elementi che possano confermare o smentire le ipotesi attualmente al vaglio.
La vicenda ha acceso i riflettori su un contesto familiare segnato da difficoltà economiche e sociali. La situazione della bambina, già gravemente malata e bisognosa di cure costanti, rende ancora più complesso il quadro delle indagini. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire ogni dettaglio per comprendere cosa sia realmente accaduto quella sera.
Mentre si attendono i risultati dell’autopsia e ulteriori sviluppi investigativi, il caso continua a suscitare profonda tristezza e preoccupazione nella comunità locale. La morte della bambina rappresenta una tragedia che solleva interrogativi non solo sulle circostanze specifiche del decesso, ma anche sulle condizioni in cui viveva insieme alla sua famiglia.
Il Giornale di Sicilia ha riportato che la madre avrebbe dichiarato: “Alla vista della bimba in preda a una crisi ho cercato di salvarla e ho chiesto aiuto ai vicini e al mio compagno.” Tuttavia, le autorità stanno verificando ogni aspetto del caso per escludere eventuali responsabilità o negligenze.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di chiarire ogni dettaglio e fornire risposte definitive su questa dolorosa vicenda che ha scosso Palermo.
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