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Paola Cappa, i vocali diffusi da Le Iene: “Gli investigatori volevano che mia sorella incastrasse Stasi”



Un messaggio vocale di Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, è stato reso pubblico durante una puntata del programma televisivo “Le Iene”. Nel vocale, la donna afferma: “Guarda io non ho mai aperto bocca, però arriverà il giorno che la apro”. Il caso riguarda l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco.



Il messaggio era stato inviato a Francesco Chiesa Soprani, ex conoscente di Paola Cappa, che ha consegnato spontaneamente alla redazione del programma centinaia di messaggi e audio scambiati tra i due. Secondo quanto riportato, i due si sarebbero conosciuti dopo il delitto per motivi professionali, per poi interrompere i contatti. Tuttavia, poco prima della riapertura delle indagini e dell’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, accusato oggi di omicidio in concorso, i due avrebbero ripreso a comunicare.

Successivamente, tra Paola Cappa e Francesco Chiesa Soprani sarebbero sorti dissapori. L’uomo si sarebbe offerto di accompagnarla in Procura, ma lei avrebbe rifiutato con rabbia, accusandolo di voler sfruttare la visibilità del caso per ottenere notorietà. In un messaggio riportato dalla trasmissione, Paola Cappa avrebbe scritto: “Giuro su Dio che ti farò piangere fino all’ultima lacrima”.

Negli ultimi giorni si era diffusa la notizia che Paola Cappa avesse dichiarato in un messaggio: “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”, riferendosi ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni di carcere per l’omicidio di Chiara Poggi. Tuttavia, nel materiale fornito a “Le Iene”, questa frase non risulta presente né per iscritto né nei vocali. Durante la trasmissione è stata invece mandata in onda una dichiarazione differente: “Carabinieri, Polizia, detective avevano chiesto a mia sorella (Stefania, ndr) di aiutarli a incastrare Stasi”.

Paola Cappa ha anche aggiunto che le forze dell’ordine avevano richiesto alla sorella gemella Stefania di partecipare a un incontro con Alberto Stasi per cercare di ottenere informazioni utili sul caso. Questo confronto, avvenuto nella caserma dei Carabinieri quattro giorni dopo il delitto, è stato ampiamente riportato dai media dell’epoca.

Tra i vari messaggi vocali inviati da Paola Cappa, uno in particolare ha attirato l’attenzione: “Voglio essere pagata fior di milioni… però dirò tutto, tutto, tutto, tutto”. La donna ha anche parlato dello stato emotivo della sorella gemella Stefania, affermando che quest’ultima soffre profondamente quando si discute dell’omicidio di Chiara Poggi. In un vocale si sente dire: “Sta malissimo… è andata fuori di testa”.

Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi continua a suscitare grande interesse pubblico e mediatico, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni e dei materiali resi noti. La trasmissione “Le Iene” ha contribuito a riportare l’attenzione su alcuni aspetti ancora controversi della vicenda, che rimane uno dei casi giudiziari più seguiti degli ultimi anni in Italia.



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