Paolo Cané, ex tennista italiano e figura di spicco del tennis, ha condiviso le sue impressioni sulla straordinaria finale del Roland Garros che ha visto protagonisti Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. In un’intervista con Fanpage, Cané ha analizzato la rivalità tra i due giovani talenti, sottolineando la crescita di Sinner e il livello altissimo raggiunto da entrambi.
Secondo Cané, la finale è stata un evento memorabile: “È stato un incontro di un’intensità impressionante. Nemmeno se l’avessimo scritto prima, avremmo potuto immaginare una finale così: quasi cinque ore e venti minuti di battaglia”. Ha evidenziato come entrambi i giocatori abbiano dato vita a una sfida epica, paragonandola a un incontro di pugilato per la forza e la continuità dei colpi. Nonostante la sconfitta di Sinner, Cané ha voluto chiarire che non si è trattato di un errore dell’italiano: “Chi dice che è stato Sinner a perdere contro Alcaraz non capisce niente di tennis”.
L’ex campione ha poi analizzato il miglioramento di Sinner sulla terra rossa, una superficie tradizionalmente favorevole allo spagnolo. A suo parere, il divario tecnico tra i due su questo terreno si è notevolmente ridotto: “La cosa importante da sottolineare è che quel gap che sembrava esserci sulla terra tra Alcaraz e Sinner oggi non c’è più. E parliamo della superficie che dovrebbe teoricamente favorire di più Alcaraz”.
Cané ha anche posto l’accento sul livello eccezionale raggiunto dai due giovani talenti rispetto al resto del circuito. Secondo lui, quando Sinner e Alcaraz si affrontano, sembra che giochino uno sport diverso rispetto agli altri tennisti: “A quel livello, per come colpiscono la palla, non ce n’è per nessuno. Nessun altro riesce a tenere quel ritmo”. Ha citato anche altri giocatori come Lorenzo Musetti, apprezzato per il suo stile vario ed elegante, e Novak Djokovic, che ha ammesso di aver avuto difficoltà a tenere il passo contro Sinner.
Tuttavia, Cané ha sottolineato come il divario con gli altri big del circuito sia evidente: “Non sembra, è così. Dietro di loro c’è il vuoto. E non è solo una questione di talento, è anche una questione di fiducia e di gioco”. Questo aspetto rende ancora più speciale la rivalità tra Sinner e Alcaraz, che rappresentano il futuro del tennis mondiale.
Un altro tema toccato da Cané riguarda il pubblico del Roland Garros. Durante la finale, i tifosi francesi si sono schierati apertamente a favore di Alcaraz. Sebbene questo atteggiamento possa aver influito sull’atmosfera del match, non ha tolto nulla alla straordinaria prestazione dei due atleti.
In conclusione, Cané ha ribadito la sua ammirazione per entrambi i giocatori e per lo spettacolo offerto: “Due campioni che se le sono date di santa ragione: niente contatto fisico, ma è sembrato un match di pesi massimi, colpi su colpi fino all’ultimo round”. Le sue parole mettono in evidenza non solo l’alto livello tecnico raggiunto da Sinner e Alcaraz, ma anche l’importanza della loro rivalità per il futuro del tennis.
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