Il racconto di Carly M., una donna di 45 anni originaria dell’Australia, inizia con una serie di dolori alle ossa, in particolare alle gambe, che lei aveva attribuito alle numerose attività sportive che praticava. “Mi facevano male le ossa, soprattutto quelle delle gambe, ma pensavo fosse solo a causa delle tante attività sportive che praticavo”, ha raccontato la donna. Tuttavia, quegli stessi dolori si sarebbero rivelati il primo segnale di un problema molto più serio.
Nel 2021, a causa del persistere dei dolori, Carly M. decise di consultare il suo medico di base. Dopo i primi accertamenti, non emerse nulla di anomalo. Nonostante ciò, il dolore non diminuiva, costringendola a ricorrere a farmaci antidolorifici per alleviare i sintomi. “Ho dovuto prendere antidolorifici tutto il giorno, al punto che pensavo di impazzire perché non riuscivo a capire cosa non andasse”, ha spiegato. “Non avevo i classici sintomi: tosse, respiro sibilante, mancanza di respiro, niente che potesse alludere a qualcosa che non andava nei miei polmoni”.
Con il peggiorare della situazione e l’insistenza dei dolori, il medico le suggerì ulteriori esami diagnostici, tra cui una radiografia al torace. Fu così che venne individuata una massa significativa intorno al polmone sinistro. La diagnosi fu un duro colpo per Carly M., che aveva sempre condotto uno stile di vita sano: praticava regolarmente sport e non fumava. “Ero convinta di non essere una paziente ‘a rischio’”, ha dichiarato.
Nonostante ciò, i medici le spiegarono che i tumori ai polmoni possono colpire anche chi non fuma, a causa di fattori genetici e ambientali. Dopo aver ricevuto la diagnosi, Carly M. iniziò immediatamente il trattamento e si sottopose a un intervento chirurgico nel 2022 per rimuovere il tumore. Dopo un lungo anno di recupero, sembrava che la situazione stesse migliorando.
Tuttavia, nel giugno 2024, la malattia si è ripresentata in una forma più aggressiva. “Ero distrutta, sentivo che questa cosa aveva cambiato le carte in tavola”, ha affermato la donna. Nonostante la difficile situazione, Carly M. ha scelto di affrontare la sfida con determinazione e ottimismo. Ha iniziato a collaborare con diverse associazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca sul cancro ai polmoni e della prevenzione.
Tra le iniziative a cui partecipa, c’è quella della Lung Foundation Australia, che lancerà un programma nazionale di screening per il cancro ai polmoni nel luglio prossimo. Questo progetto mira a diagnosticare precocemente la malattia e ad aumentare le possibilità di trattamento efficace.
Riflettendo sulla sua esperienza e sul futuro, Carly M. ha ammesso di attraversare momenti difficili: “Quando penso al mio futuro, ammetto di avere dei ‘momenti di sconforto’, ma mi rifiuto di lasciare che il mio stato determini il modo in cui vivo la mia vita in questo momento”. Ha poi aggiunto: “Sono determinata a prendere ogni giorno come viene e a godermi le piccole cose. Finché ci sarà speranza, anche solo l’uno per cento, continuerò a provarci”.
Guardando ai suoi figli come fonte di forza e motivazione, ha concluso: “Guardo i miei figli e non ho scelta. Devo solo andare avanti”.
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