A quasi 92 anni, Nicola Pietrangeli affronta una fase estremamente delicata della sua vita, segnata da dolori fisici e psicologici che lo hanno profondamente provato. L’ex campione di tennis, vincitore per due volte del Roland Garros, si trova a casa dopo un recente ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, ma le sue condizioni continuano a essere difficili, soprattutto a seguito della perdita del figlio Giorgio, scomparso a causa di un tumore al cervello.
In un’intervista rilasciata a ‘Super Tennis’, Pietrangeli ha espresso il suo stato d’animo con parole che riflettono tutta la sua sofferenza: “Sono a letto. Questo è lo stato dell’arte: doloroso, e noioso. Ho la testa che frulla un po’. Mi ricordo bene le cose di cinquant’anni fa, ma non quelle dell’altro ieri. Mi sa che qualche ingranaggio non funziona più… Dovevo essere punito evidentemente. Devo aver fatto qualcosa di male nella mia vita.”
Il dolore fisico sembra essere una costante nella vita dell’ex atleta, che ha subito un duro colpo lo scorso dicembre quando cadde e si fratturò il femore. Da allora, la sua mobilità è stata compromessa e un dolore persistente all’osso sacro gli impedisce di trovare sollievo: “Vorrei un giorno senza dolore. Perché ho questo dolore fisso all’osso sacro che mi impedisce di muovermi. Le hanno provate tutte.”
La perdita del figlio Giorgio, avvenuta mentre era ricoverato al Policlinico Gemelli, ha ulteriormente aggravato la situazione emotiva di Pietrangeli, che si lascia andare a riflessioni amare: “Dovevo essere punito evidentemente. Devo aver fatto qualcosa di male nella mia vita.” Il campione racconta di vivere giornate lunghe e difficili, trovando sollievo solo nel sonno: “Meno male che dormo. Mi aiuta tanto.”
Nonostante il supporto degli amici, che continuano a chiamarlo per coinvolgerlo nel gioco delle carte, Pietrangeli confessa di non riuscire a trovare riposo a causa del dolore permanente: “Mi chiamano tutti i giorni, gli amici. Mi dicono che manca il quarto per giocare a carte. Ma mi manca il riposo, anche se tu dirai ‘ma come, sei a letto…’. No, con questo dolore permanente non c’è un attimo di riposo.”
L’ex campione ha anche affrontato il cancro in passato, ma ora si trova a combattere contro le difficoltà legate alla vecchiaia: “Ho battuto il cancro, ma non la vecchiaia, come dicono i miei figli.” La stanchezza sembra aver preso il sopravvento, lasciandolo senza prospettive per il futuro: “Sono stanco. Stanco. Sono stanco di essere stanco. Il mio futuro tra quindici giorni? Sarà uguale a oggi, non cambia niente.”
Le difficoltà pratiche della vita quotidiana si aggiungono al quadro già complicato, come racconta Pietrangeli: “Ad esempio mi è scaduto il permesso di soggiorno monegasco, e si può rinnovare solo di persona. Mi garantiva una piccola pensione, e lasciamo perdere. Poi ci si mette la pigrizia, la stanchezza, è un brutto momento.”
Nonostante tutto, il nome di Nicola Pietrangeli rimane indissolubilmente legato alla storia del tennis italiano e mondiale. Con i suoi due titoli al Roland Garros e una carriera ricca di successi, ha rappresentato un’icona dello sport. Tuttavia, oggi la leggenda vive una realtà ben diversa, fatta di dolore e solitudine.



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