Un dramma che riaccende il dibattito sulla sicurezza dei bambini accanto ai cani di razza Pitbull e sulla responsabilità nella gestione degli animali domestici.
Una tragedia sconvolgente ha colpito la comunità di Acerra, in provincia di Napoli, nella notte di domenica 16 febbraio 2025. Una bambina di appena 9 mesi ha perso la vita dopo essere stata attaccata dal Pitbull di famiglia. Secondo le prime ricostruzioni, il cane avrebbe aggredito improvvisamente la piccola, colpendola al volto e agli arti.
Il padre della bambina era in casa al momento dell’incidente, ma non si è accorto di nulla fino a quando non è entrato nella stanza dove la piccola dormiva. La scena che si è trovato davanti è stata straziante: la bambina giaceva in una pozza di sangue. Nonostante la disperata corsa in ospedale, i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla.
Il cane, come previsto in questi casi, è stato preso in custodia dai servizi veterinari dell’Asl di Salerno, mentre la Procura della Repubblica di Nola ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte.
Pitbull e sicurezza: una razza sotto i riflettori
Questo drammatico episodio riaccende il dibattito sulla pericolosità dei Pitbull, una razza spesso associata a incidenti gravi. Non è infatti la prima volta che si verificano episodi simili. Solo un anno fa, ad Eboli, un bambino di 13 mesi era stato ucciso da due Pitbull.
Secondo quanto riferito da una residente locale, il cane coinvolto nella tragedia di Acerra aveva già mostrato segnali di aggressività in passato. Circa un anno fa, l’animale sarebbe sceso in strada e avrebbe ucciso un altro cane che passeggiava con una dog sitter.
Ma questo solleva una domanda cruciale: i Pitbull sono davvero pericolosi per i bambini?
L’opinione degli esperti
L’istruttore cinofilo Luca Spennacchio, esperto nel comportamento dei cani, sottolinea che il problema non risiede tanto nella razza, quanto nella gestione degli animali. “La superficialità e la mancanza di responsabilità sono spesso alla base di incidenti tragici che si potrebbero evitare”, afferma l’esperto.
I Pitbull sono cani con un forte istinto predatorio e una grande determinazione, caratteristiche che derivano dalla loro selezione storica per attività come il bull baiting (combattimenti con i tori). Questo non significa che siano tutti aggressivi, ma richiedono una gestione attenta e consapevole.
Spennacchio aggiunge che episodi simili potrebbero accadere anche con altre razze potenti, come i Cani Lupo Cecoslovacchi o i Pastori Tedeschi, se non vengono gestiti in modo adeguato.
Bambini e cani: una relazione da costruire con cura
I bambini molto piccoli, come nel caso della tragedia di Acerra, sono particolarmente vulnerabili perché non hanno ancora sviluppato la capacità di interagire correttamente con animali dalle caratteristiche così particolari. È fondamentale che gli adulti si assumano la piena responsabilità di educare sia i cani che i bambini a convivere in sicurezza.
Gli esperti consigliano sempre di monitorare attentamente l’interazione tra bambini e cani, indipendentemente dalla razza. È importante ricordare che ogni cane ha un carattere unico e può reagire in modo imprevedibile se si sente minacciato o stressato.
La gestione responsabile è la chiave
Questo tragico episodio deve servire come monito per tutti i proprietari di cani. La gestione responsabile, l’educazione dell’animale e una corretta conoscenza delle sue caratteristiche sono fondamentali per prevenire incidenti simili.
La convivenza tra cani e bambini può essere meravigliosa, ma richiede impegno, attenzione e rispetto per le esigenze di entrambi. Solo così si potrà garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti i membri della famiglia, umani e animali inclusi.
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