Quattro anni dopo il cedimento che ha causato il crollo di diverse cappelle nel Cimitero di Poggioreale a Napoli, l’area colpita rimane intatta e interdetta, mentre le zone aperte al pubblico si trovano in uno stato di grave abbandono. In particolare, il 2 novembre, giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, il cimitero si affolla di visitatori, molti dei quali si trovano a dover affrontare una realtà inquietante: macerie, rifiuti di ogni tipo, tombe distrutte e resti umani visibili. Le immagini scattate alla vigilia di questa importante ricorrenza mostrano un panorama desolante.
La parte più colpita dal degrado è quella bassa del cimitero, situata a pochi passi dall’ingresso di Via Nuova Poggioreale. Qui, i visitatori possono imbattersi in materiali di risulta provenienti da lavori edili, pezzi di lapidi e persino bare di legno e casse metalliche abbandonate in ogni angolo. I resti mortali sono esposti alla vista, e i corpi mummificati sono rinvenibili nelle nicchie profanate di cappelle in stato di abbandono. La situazione è caratterizzata da un’atmosfera macabra, che solleva interrogativi sulla gestione e la manutenzione del cimitero.
In molte aree del cimitero, la vegetazione cresce in modo incontrollato, senza alcun intervento di cura, avvolgendo intere cappelle e rendendo inaccessibili diverse strade e scale. Alcuni passaggi sono ostruiti da crolli di varia entità che si sono verificati nel corso degli anni, rendendo difficile anche il semplice accesso alle tombe. La mancanza di manutenzione e attenzione ha trasformato il cimitero in un luogo di incuria e degrado, che contrasta con la sacralità del posto.
In attesa del dissequestro della parte crollata e delle opere di messa in sicurezza, per cui la Curia ha previsto un progetto da mezzo milione di euro, il Comune di Napoli ha annunciato che i lavori per il Quadrilatero degli uomini illustri inizieranno a breve. Tuttavia, resta da vedere quando sarà avviata la messa in sicurezza delle altre aree abbandonate, che continuano a presentare situazioni critiche.
Le immagini e i racconti di questo stato di abbandono hanno suscitato indignazione tra i familiari delle vittime e i visitatori, i quali si sentono trascurati e privati del rispetto dovuto ai defunti. La presenza di rifiuti, topi e resti umani visibili amplifica il disagio di chi si reca al cimitero per onorare i propri cari. La situazione è stata documentata in modo dettagliato, evidenziando il contrasto tra la sacralità del luogo e la realtà di un degrado inaccettabile.
Le autorità competenti sono chiamate a prendere misure urgenti per affrontare questa situazione. La manutenzione del cimitero è fondamentale non solo per garantire il rispetto per i defunti, ma anche per assicurare un ambiente dignitoso per i visitatori. La speranza è che il progetto di messa in sicurezza avvenga in tempi brevi e che si possano avviare lavori significativi per ripristinare l’integrità del cimitero.



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