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Ragazza di 19 anni si risveglia seminuda in un campo: “Non ricordo nulla, qualcuno sapeva che ero sola”



La Procura della Repubblica di Verona ha avviato un’indagine riguardante un presunto episodio di aggressione ai danni di una giovane di 19 anni, avvenuto nella notte tra Pasqua e Pasquetta ad Arbizzano. La ragazza ha raccontato di essersi svegliata in un campo, coperta di graffi e lividi, con i vestiti strappati. L’incidente sarebbe accaduto al termine di una serata trascorsa in discoteca, quando la giovane, dopo aver lasciato il locale da sola, ha iniziato a sentirsi male. Ha descritto sintomi come vista offuscata e confusione, fino a perdere i sensi, di cui non ha più memoria.



La madre della ragazza è stata la prima a recarsi presso la caserma dei carabinieri, seguita dalla figlia che ha fornito la sua testimonianza. La Procura ha aperto un fascicolo per approfondire la questione. La giovane ha riferito di avere ricordi molto confusi, ma ha specificato di aver lasciato la discoteca intorno alle 3.30. Un’ora dopo, si è ritrovata da sola nel campo, con segni di violenza sul corpo. Dopo essersi messa in contatto con alcuni amici per ricevere supporto, nel pomeriggio si è recata in ospedale, prima a Negrar e poi a Bordo Trento.

I risultati degli esami medici saranno fondamentali per l’indagine, poiché alcuni test hanno già evidenziato la presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo. Tuttavia, la ragazza ha negato di aver assunto droghe volontariamente, lasciando supporre che possa essere stata drogata senza il suo consenso. Si attende ora un referto medico che possa confermare o meno l’eventualità di una violenza sessuale. La giovane ha anche menzionato di aver intravisto tre uomini e un’auto bianca, che sarebbero state le ultime immagini che ricorda prima di perdere conoscenza.

Fino a questo momento, i carabinieri hanno ascoltato anche il fidanzato della ragazza e alcune sue amiche, per cercare di ricostruire i fatti sia all’interno che all’esterno della discoteca. Inoltre, le forze dell’ordine hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza che possano fornire ulteriori elementi utili per l’inchiesta. La madre della giovane ha anche diffuso un appello sui social network, invitando eventuali testimoni a farsi avanti. Anche i titolari della discoteca hanno espresso solidarietà alla ragazza, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza dei clienti.

La giovane ha raccontato la sua terribile esperienza a L’Arena, descrivendo i momenti di panico che ha vissuto: “Non sentivo più la musica. La vista si è offuscata e le gambe non mi reggevano. Poi il vuoto. Come se all’improvviso qualche sostanza avesse iniziato a fare effetto. Mi sono svegliata una mezz’ora più tardi in un punto diverso, non ricordo niente. C’era fango, avevo graffi, lividi sul corpo e i vestiti strappati e ho visto la sagoma di tre uomini che se ne andavano su un’auto bianca. Non so se fosse tutto premeditato, se qualcuno sapeva che stavo tornando a casa da sola. Adesso ho paura di tutti gli uomini. Mi sono sentita in colpa anche solo per essere tornata a casa da sola quella sera.”



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