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Ragazzo di 13 anni muore dopo essere stato soccorso: era stato portato via dalle onde



Residente a San Ferdinando di Puglia, un ragazzo di origini rumene è morto dopo essere stato salvato dal mare agitato. Verso le 16:25 di sabato 21 giugno, il giovane di 13 anni si trovava nelle acque antistanti un lido di Margherita di Savoia insieme a un gruppo di amici quando è stato travolto dalle onde e trascinato al largo. Alcune fonti indicano che possa aver accusato un malore mentre era in acqua  .



Sul posto sono intervenuti i bagnini, che hanno immediatamente avviato le manovre di rianimazione e utilizzato un defibrillatore. L’allarme, lanciato alle 16:25, ha mobilitato un’ambulanza “Mike” del 118 con medico a bordo, che ha proseguito le operazioni salvavita per circa un’ora  .

Successivamente il giovane è stato caricato su un elisoccorso – con tre medici calatisi tramite verricello – e trasferito d’urgenza all’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo. Purtroppo, circa due ore dopo il salvataggio, il suo cuore ha cessato di battere intorno alle 19:15, nel reparto di rianimazione  .

Si indaga attualmente sulla dinamica dell’accaduto per chiarire se la causa principale sia stata attribuibile al malore o alle condizioni del mare. L’episodio segue una triste serie di annegamenti verificatisi nel fine settimana in Emilia‑Romagna, dove altri tre minorenni hanno perso la vita in circostanze analoghe mentre erano in acqua  .

Le autorità locali, assieme alla Asl di Barletta‑Andria‑Trani, hanno evidenziato l’importanza del rispetto delle segnalazioni di balneazione e della vigilanza, specialmente in presenza di bandiera rossa. L’evento solleva interrogativi sulle misure di prevenzione adottate lungo le coste pugliesi in questa fase iniziale della stagione estiva.

La comunità di San Ferdinando di Puglia e il territorio circostante sono sotto shock: il dolore per la giovane vita spezzata ha profondamente colpito famiglie e amici. La tragedia ricorda l’urgenza di una cultura diffusa della sicurezza in mare e una maggiore attenzione ai segnali di pericolo, soprattutto quando si tratta di ragazzi.



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