Le elezioni per il Governatore della Marche si stanno delineando con il presidente uscente, Francesco Acquaroli, in vantaggio rispetto al suo avversario, l’ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. La competizione ha visto anche la presenza di quattro candidati outsider, ma le prime proiezioni indicano una chiara tendenza a favore di Acquaroli. Con l’affluenza alle urne che si attesta intorno al 50%, il clima elettorale è caratterizzato da una partecipazione ridotta rispetto alle precedenti tornate.
Dopo la chiusura dei seggi alle 15, sono iniziate le operazioni di conteggio dei voti per determinare il nuovo governatore delle Marche e i consiglieri che occuperanno i seggi nel Palazzo Raffaello. Le prime stime mostrano Acquaroli al 52,2% e Ricci al 44,59%, mentre i primi exit poll avevano suggerito un possibile testa a testa tra i due candidati.
La seconda proiezione fornita da La7 ha confermato il predominio del centrodestra, che si attesta al 54,30%, mentre il centrosinistra si ferma al 42,50%. La copertura di questo dato è stata del 18%. Questi risultati evidenziano una netta preferenza degli elettori per la coalizione di Fratelli d’Italia, che si posiziona come primo partito con il 24,10%, superando il Partito Democratico, fermo al 20%.
Nella coalizione di centrodestra, Fratelli d’Italia guida con il 24,10%, seguita da Forza Italia con il 9% e dalla Lega con l’8,70%. Altri partiti come I Marchigiani e Civici Marche ottengono rispettivamente il 5,40% e il 3,10%. Complessivamente, il centrodestra, con il suo 54,30%, supera il risultato del candidato governatore Acquaroli, attualmente al 52,20%.
Dall’altra parte, la coalizione del campo largo vede il Partito Democratico al 20%, seguito dalla Lista Ricci con il 6,70%, e dal Movimento 5 Stelle con il 5,80%. Le altre liste, tra cui Avs e Avanti con Ricci, ottengono percentuali inferiori, contribuendo a un risultato finale per il centrosinistra pari al 42,50%, inferiore rispetto al risultato di Ricci, che si attesta al 44,50%.
Questi dati, pur essendo ancora preliminari, offrono una visione chiara delle preferenze degli elettori marchigiani. Acquaroli, sostenuto da una solida base di voti, sembra avviarsi verso una riconferma, mentre Ricci dovrà confrontarsi con un distacco significativo. L’analisi delle proiezioni suggerisce che il centrodestra ha saputo mobilitare efficacemente il proprio elettorato, mentre il centrosinistra fatica a mantenere il passo.
Il calo dell’affluenza, che si attesta intorno al 50%, solleva interrogativi sull’interesse degli elettori per questo turno elettorale e sulla capacità dei partiti di coinvolgere e motivare la popolazione. Una partecipazione più bassa potrebbe riflettere un certo disincanto nei confronti della politica locale o una mancanza di fiducia nelle proposte offerte dai candidati.
Con il conteggio dei voti in corso, gli occhi rimangono puntati su Francesco Acquaroli e Matteo Ricci, i due principali contendenti per la guida della Marche nei prossimi cinque anni. Mentre i risultati continuano a emergere, sarà fondamentale osservare come queste dinamiche influenzeranno non solo la governance regionale, ma anche il panorama politico nazionale.




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