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Rimane incastrata nel finestrino della sua Fiat 500 mentre la pulisce: la tragica fine di Bernadette



Un tragico incidente ha portato alla morte di Bernadette Delmotte, una donna francese di circa sessant’anni, il cui corpo è stato trovato all’interno della sua Fiat 500 nel piccolo villaggio di Bissy-sur-Fley, situato nel dipartimento della Saona e Loira. Sebbene l’evento sia avvenuto il 13 giugno, solo ora le indagini hanno rivelato i dettagli di questa drammatica vicenda.



Inizialmente, la dinamica dell’incidente era avvolta nel mistero. Gli investigatori si sono interrogati a lungo su come potesse verificarsi un evento così tragico. “Si chiedevano: ‘Che diavolo è successo?’” ha raccontato François, il fratello di Bernadette, ai media francesi. Anche una sua amica, Béatrice, ha espresso lo sconcerto provato in quei giorni: “Era tutto così misterioso. Abbiamo pensato a un possibile malore o a un gesto folle di qualcuno, ma non avremmo mai immaginato la realtà dei fatti”.

Le indagini hanno successivamente chiarito la dinamica dell’incidente. Bernadette stava pulendo la sua auto quando ha commesso un errore fatale. Si era piegata attraverso il finestrino per raggiungere il freno a mano, dimenticando di attivarlo. Nel tentativo di farlo, ha premuto accidentalmente il pulsante del finestrino automatico. Il vetro si è alzato, schiacciandole il collo e portandola alla morte per asfissia. “Sembra che l’auto si sia mossa all’indietro,” ha spiegato Béatrice. “Per fermarla, Bernadette si è sporta dal finestrino, ma la sua mano ha azionato il comando del vetro e, quando si è rialzata, le ha bloccato il collo”.

A dare l’allerta sono stati gli amici di Bernadette, preoccupati per la sua assenza a una cena programmata. Dopo aver tentato invano di contattarla, si sono recati a casa sua e l’hanno trovata senza vita, intrappolata nel finestrino della sua auto. L’autopsia ha successivamente confermato che la causa della morte era un’“asfissia meccanica”, escludendo qualsiasi coinvolgimento di terzi e classificando l’evento come un tragico incidente domestico.

Bernadette Delmotte era originaria del Congo, ma aveva vissuto a lungo a Parigi prima di trasferirsi, dieci anni fa, nel tranquillo villaggio di Bissy-sur-Fley. Qui era ben conosciuta e amata dalla comunità locale. Ex coach e consulente di formazione, si godeva la pensione immersa nella natura e nella tranquillità della campagna francese. Le sue ceneri sono state disperse nel luogo che considerava casa.

Il fratello François, ancora profondamente colpito dalla perdita, ha contattato la Fiat per condividere la storia della sorella, specificando di non voler intraprendere azioni legali. “Non sto cercando un risarcimento,” ha dichiarato, “perché questo non mi ridarà mia sorella. Voglio solo che la sua morte serva a riflettere, a prevenire altre tragedie simili”.

La tragica scomparsa di Bernadette ha suscitato una vasta onda di tristezza e riflessione nella comunità. Gli abitanti di Bissy-sur-Fley ricordano la donna come una persona gentile e disponibile, sempre pronta ad aiutare gli altri. La sua morte in circostanze così inaspettate ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli automobilisti e sull’importanza di prestare attenzione anche ai dettagli più piccoli durante la guida e la manutenzione dei veicoli.



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