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Roberto Vannacci si schiera a favore di Putin, esprimendo opinioni controverse su politica e storia durante un evento a Marina di Pietrasanta.



Il vicesegretario ed Eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, ha suscitato polemiche con le sue recenti dichiarazioni a La Zanzara Show, un evento tenutosi a Marina di Pietrasanta. Durante la serata, Vannacci ha affermato senza mezzi termini: “Tra Putin e Zelensky, scelgo Putin. Uno fa il politico da 30 anni, l’altro faceva il comico”. Questa affermazione ha immediatamente attirato l’attenzione, evidenziando una forte preferenza per il presidente russo rispetto al suo omologo ucraino.



In risposta alle domande dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo, Vannacci ha difeso la figura di Vladimir Putin, sottolineando che “Putin governa con il sostegno dei russi, ci sono sempre state le elezioni”. Ha anche messo in dubbio la veridicità delle accuse riguardanti l’omicidio del dissidente Alexei Navalny, dicendo: “Ha ucciso Navalny? Chi lo dice, quando me lo dimostreranno con prove oggettive ci crederò”. Queste affermazioni hanno sollevato interrogativi sulla sua posizione riguardo ai diritti umani e alla democrazia in Russia.

Durante la serata, Vannacci ha anche commentato l’annullamento del concerto del direttore d’orchestra russo Valerij Gergiev in Italia, sostenendo che “Era giusto che espletasse il suo ruolo, a prescindere dalla sua cittadinanza”. Ha aggiunto che, se Gergiev è un musicista di talento, dovrebbe avere l’opportunità di esibirsi anche al Parlamento Europeo. Riguardo al sequestro dei beni di Gergiev, Vannacci ha affermato: “La Costituzione protegge e promuove la proprietà privata, quindi nessuno deve toccargli niente a Gergiev”. Queste parole evidenziano una posizione che sembra minimizzare le conseguenze delle sanzioni imposte alla Russia.

Nonostante il tono serio delle sue dichiarazioni politiche, Vannacci ha mantenuto un atteggiamento provocatorio durante lo spettacolo. In un momento di leggerezza, ha scherzato con Parenzo, affermando: “Secondo me è più villosa la Rackete di lei. Espone questa sua caratteristica non posso fare altro che dare voce a quello che lei vuole esporre”. Questo tipo di commento ha suscitato risate nel pubblico, ma ha anche messo in evidenza il suo stile comunicativo diretto e controverso.

In un altro passaggio, Vannacci ha parlato di storia, esprimendo una preferenza tra Benito Mussolini e Winston Churchill: “Tra Mussolini e Winston Churchill – ha proseguito Vannacci – scelgo Churchill, era un militare ed era il primo estimatore di Mussolini”. Ha anche riconosciuto alcuni aspetti positivi del regime fascista, affermando che “Il Duce? Ha fatto cose buone come la bonifica dell’Agro Pontino, ha fatto nascere Latina, ha creato l’Inps”. Queste dichiarazioni hanno riacceso il dibattito su come la storia del fascismo venga interpretata e discussa nella società contemporanea.

Riguardo al fascismo, Vannacci ha affermato: “Il fascismo è finito 80 anni fa, quelli che oggi fanno i saluti romani non sono fascisti”. Questa affermazione suggerisce una certa normalizzazione di simboli e pratiche storicamente associati al fascismo, sollevando preoccupazioni tra coloro che temono un ritorno di ideologie estremiste.

Alla fine della serata, quando gli è stato chiesto di scegliere chi vorrebbe avere al suo fianco per passare l’ultima notte sulla Terra, tra Elly Schlein, leader del Partito Democratico, e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, Vannacci ha risposto: “La Schlein non l’ho mai incontrata ma la sceglierei, anche perché so di farle un dispetto. La von der Leyen da vicino sembra quasi viva, continuo ad avere qualche dubbio che ci sia dietro a sostenerla”. Questa risposta ha ulteriormente evidenziato il suo approccio provocatorio e critico nei confronti di figure politiche europee.

Le dichiarazioni di Roberto Vannacci durante La Zanzara Show non solo hanno messo in luce le sue posizioni personali, ma hanno anche sollevato interrogativi su come le opinioni politiche possano influenzare il dibattito pubblico in Italia. In un contesto geopolitico delicato come quello attuale, le sue affermazioni potrebbero avere ripercussioni significative, contribuendo a una polarizzazione crescente all’interno della società italiana.



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