Il premier spagnolo Pedro Sánchez si trova coinvolto in una controversia che ha sollevato interrogativi sulla sua integrità, in particolare dopo l’accusa del Partito Popolare (PP) riguardo ai finanziamenti della sua abitazione. Secondo quanto riportato, gli appartamenti in cui vive Sánchez sarebbero stati acquistati con i proventi di saune e bordelli gestiti dal suocero, Sabiniano Gómez Ocampo. Questa rivelazione giunge in un momento critico per il governo socialista, che sta affrontando lo scandalo Cerdan, potenzialmente in grado di influenzare le prossime elezioni.
Ester Muñoz, la nuova portavoce parlamentare del PP, ha affermato che “gli appartamenti in cui ha vissuto” Sánchez sono stati finanziati con i guadagni delle saune di suo suocero, sottolineando che “una sauna non è una spa.” Le saune in questione, secondo Muñoz, sarebbero state gestite dalla moglie di Sánchez, Begoña Gómez, e avrebbero operato come luoghi di scambio sessuale, con attività sia gratuite che a pagamento.
Le accuse si basano su informazioni diffuse da OKDiario, che sostengono che Gómez abbia utilizzato i profitti derivanti dalle attività del suocero per acquistare una casa a Prado de Somosaguas, un’area residenziale esclusiva di Pozuelo de Alarcón, successivamente donata a lei. Al momento dell’acquisto, Gómez gestiva attività commerciali legate a locali di intrattenimento sessuale, tra cui la Sala Adán e la Sauna Azul, entrambe situate in aree centrali di Madrid.
Il leader del Partito Popolare, Alberto Núñez Feijóo, ha attaccato duramente Sánchez, affermando che il premier è “partecipe a titolo lucrativo del business della prostituzione.” Le questioni familiari di Sánchez sono diventate di dominio pubblico, soprattutto dopo che sua moglie è stata indagata per quattro reati. Muñoz ha ribadito che Feijóo “ha detto la verità” riguardo agli affari del suocero di Sánchez, criticando anche la proposta del PSOE di introdurre una legge per abolire la prostituzione.
Un ex dipendente della Sauna Adán, un locale legato alla famiglia di Sánchez, ha rivelato in un programma televisivo che Begoña Gómez gestiva direttamente i pagamenti per le donne che lavoravano nei locali del padre. “Begoña andava alle saune a ritirare i soldi e, con i guadagni della notte precedente, lasciava i soldi pronti per pagare le ragazze in una busta,” ha dichiarato un testimone che ha preferito rimanere anonimo.
La situazione si complica ulteriormente per Sánchez, poiché anche il partito di sinistra Podemos ha iniziato a criticarlo aspramente. Pablo Fernández, portavoce di Podemos, ha accusato il premier di cercare di guadagnare tempo in attesa di un nuovo rapporto della Guardia Civil che potrebbe rivelare ulteriori casi di corruzione all’interno del partito socialista. Secondo Fernández, si tratta di una “politica del male minore”, che invia un messaggio “pernicioso” all’opinione pubblica, sostenendo che i socialisti non hanno “più nulla da offrire ai cittadini.”
La controversia ha suscitato un acceso dibattito sulla moralità e sull’etica della classe politica in Spagna, specialmente in un contesto in cui il governo sta cercando di affrontare questioni sociali delicate come la prostituzione. La proposta di legge del PSOE per abolire la prostituzione è ora vista con scetticismo, data la situazione personale del premier. Le accuse e le rivelazioni sulle attività commerciali della famiglia di Sánchez potrebbero avere un impatto significativo sulle sue possibilità politiche e sul futuro del governo socialista.
In un paese dove la prostituzione è un tema controverso e spesso stigmatizzato, le rivelazioni sui legami di Sánchez con le attività di suo suocero potrebbero minare ulteriormente la sua credibilità. Il premier, già sotto pressione per lo scandalo Cerdan, si trova ora a dover affrontare una nuova ondata di critiche e domande sulla sua leadership e sulla sua integrità personale.
Mentre la situazione continua a evolversi, il futuro politico di Pedro Sánchez appare incerto. La pressione crescente da parte dell’opposizione e le critiche provenienti da dentro il suo stesso partito potrebbero portare a conseguenze significative, in un momento in cui il governo è già vulnerabile. La questione della prostituzione, un tema delicato e divisivo, diventa ora un elemento centrale nel dibattito politico spagnolo, con Sánchez al centro della tempesta.



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