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Saverio Tommasi è atterrato in Italia: “Mi hanno fatto togliere le fedi, è stata un’umiliazione”



La situazione attuale riguardante gli attivisti della Global Sumud Flotilla continua a evolversi in seguito al sequestro delle 41 imbarcazioni da parte dell’esercito israeliano, avvenuto a circa 70 miglia da Gaza, in acque internazionali. Tra le navi intercettate si trova la Marinette, che batte bandiera polacca. Sono stati arrestati un totale di 473 volontari, di cui oltre 40 italiani, che sono stati successivamente trasferiti nei penitenziari di Ketziot e Saharonim, situati nel deserto del Negev.



Le autorità israeliane hanno richiesto agli attivisti di firmare un documento che ammette un ingresso illegale nel Paese. Tuttavia, il team legale della Flotilla ha denunciato che “le udienze ad Ashdod si stanno svolgendo senza assistenza legale”, sollevando preoccupazioni riguardo al rispetto dei diritti legali dei detenuti.

Tra i rilasciati ci sono i quattro parlamentari italiani presenti a bordo e il giornalista di Fanpage.it, Saverio Tommasi. Quest’ultimo ha condiviso la sua esperienza, affermando: “Umiliato, mi hanno strappato le fedi”. La sua testimonianza mette in luce le condizioni difficili affrontate dai detenuti.

Un primo gruppo di 18 italiani è tornato a Fiumicino sabato notte, accolto da una folla di sostenitori che ha festeggiato il loro ritorno con cori e abbracci. Un secondo gruppo di 15 attivisti, che ha rifiutato di firmare il rilascio volontario, sarà rimpatriato la prossima settimana attraverso vie legali. Alcuni di loro hanno raccontato: “Siamo stati trattati come terroristi”, esprimendo la loro volontà di continuare a mobilitarsi per la liberazione di chi è ancora detenuto.

Nel frattempo, a Roma, si è tenuta una grande manifestazione a sostegno di Gaza, che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone. Lo slogan degli organizzatori, “Siamo un milione, fermate il genocidio”, ha riunito i manifestanti in una marcia che, sebbene inizialmente pacifica, ha visto degenerare gli eventi in scontri tra un gruppo di antagonisti e la polizia. Durante questi scontri, sono stati identificati 262 manifestanti, 11 sono stati arrestati e 41 agenti di polizia sono rimasti feriti. Inoltre, la statua di Giovanni Paolo II a Termini è stata imbrattata, un gesto che la premier Meloni ha definito “indegno”.

In un contesto più ampio, è previsto che domani inizino in Egitto i negoziati di pace per la situazione a Gaza. Hamas ha dichiarato di essere “pronta al rilascio degli ostaggi”, mentre l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha esortato le autorità a “sbrigarsi” nel risolvere la crisi.

Saverio Tommasi, al suo arrivo in Italia, ha raccontato le violazioni subite durante la sua detenzione, affermando: “Umiliato, mi hanno fatto togliere le fedi”. Dopo essere stato trattenuto in un centro detentivo a sud di Israele, ha potuto riabbracciare la sua famiglia e tornare a casa.

La situazione continua a essere monitorata da organizzazioni per i diritti umani e dai governi coinvolti, mentre la comunità internazionale esprime preoccupazione per il trattamento degli attivisti e per le violazioni dei diritti umani che potrebbero essere avvenute durante la detenzione.

La questione della Global Sumud Flotilla e il sequestro delle imbarcazioni hanno attirato l’attenzione globale, evidenziando le tensioni persistenti tra Israele e Hamas, oltre a sollevare interrogativi sul trattamento degli attivisti e sulla libertà di espressione. Con la mobilitazione in corso e le trattative di pace imminenti, il futuro della regione rimane incerto, con molti che attendono sviluppi significativi nelle prossime settimane.



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