Un tragico incidente sul lavoro si è verificato nel primo pomeriggio di lunedì 1 settembre a Loano, in provincia di Savona. A perdere la vita è stato Christian Herin, un operaio di 44 anni originario della Val d’Aosta e residente ad Alassio, che stava lavorando alla manutenzione del tetto di un edificio. L’uomo, impiegato presso una ditta specializzata in edilizia acrobatica, è precipitato nel vuoto per ragioni ancora da accertare mentre operava sul tetto dell’ex cinema Perla, situato in via Stella.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 14.30, ma nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi del 118, giunti sul posto con ambulanza e automedica, per Herin non c’è stato nulla da fare. Il collega che lavorava con lui, un giovane di 28 anni, ha riportato solo ferite lievi ed è stato trasportato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per ricevere le cure necessarie.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i funzionari dell’Unità operativa di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Asl savonese e la Polizia Locale, con l’obiettivo di ricostruire la dinamica dell’accaduto. La Procura di Savona ha aperto un’inchiesta per far luce sulle cause della tragedia e verificare eventuali responsabilità. Secondo le prime ipotesi, il maltempo potrebbe aver avuto un ruolo determinante: al momento dell’incidente era in corso una pioggia che potrebbe aver reso scivoloso il tetto su cui l’operaio stava lavorando.
L’edificio su cui si stava operando è attualmente oggetto di lavori di ristrutturazione e la vittima si trovava sul tetto per eseguire interventi di manutenzione. Gli accertamenti delle autorità mirano a verificare se tutte le norme di sicurezza sul lavoro siano state rispettate e se siano stati adottati i dispositivi adeguati per prevenire cadute.
La tragedia ha suscitato profonda commozione tra i colleghi di Herin e tra le organizzazioni sindacali locali, che hanno espresso il loro cordoglio e sollecitato interventi concreti per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. La Fillea Cgil di Savona ha dichiarato: “Morire di lavoro è inaccettabile”, sottolineando la necessità di investire nella prevenzione, nella formazione e nei controlli. “Ogni volta che un lavoratore perde la vita si consuma non solo un dramma personale e familiare, ma anche una sconfitta collettiva”, ha aggiunto il sindacato.
Anche la Filca Cisl e la Cisl Liguria hanno espresso vicinanza alla famiglia della vittima e ai suoi colleghi, definendo l’incidente “l’ennesima vita spezzata sul lavoro”. I rappresentanti sindacali hanno ribadito l’urgenza di un cambio di passo nelle politiche per la sicurezza: “Non servono più rituali e proclami: serve una vera azione di prevenzione, con più controlli, ispettori e formazione”.
L’episodio si inserisce in un quadro preoccupante per quanto riguarda gli incidenti sul lavoro nella provincia di Savona. Secondo i dati forniti dall’Inail, nei primi sei mesi del 2025 si sono registrati quattro decessi sul lavoro, in aumento rispetto ai tre dello stesso periodo del 2024. Questi numeri evidenziano una tendenza negativa e mettono in luce quanto sia urgente affrontare il tema della sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.



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