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Sbranato dai cani a Manziana, chiuse le indagini: “Cancello chiuso, escluso l’omicidio volontario”



La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha notificato la chiusura delle indagini relative alla tragica morte di Paolo Pasqualini, un uomo di trentanove anni, aggredito da tre rottweiler nel bosco Macchia Grande di Manziana. L’incidente è avvenuto nella mattinata di domenica 11 febbraio 2024. L’avviso è stato comunicato agli indagati, Patrizio Pintus e Giovanna Minelli, e al loro legale, l’avvocato Giancarlo Ascanio.



L’avvocato Ascanio, raggiunto telefonicamente da Fanpage.it, ha espresso il proprio commento riguardo alla conclusione delle indagini: “L’atto mette la parola fine alle tante ricostruzioni che abbiamo dovuto ascoltare in questi mesi. In particolare è stato escluso che i cani siano fuggiti a causa di un cancello aperto, ed è stato escluso che la condotta possa essere qualificata come omicidio volontario.”

Secondo quanto dichiarato dal legale, non sono state trovate prove che dimostrino maltrattamenti nei confronti degli animali o l’esistenza di allevamenti clandestini gestiti dai suoi assistiti. “Si tratta di una tragedia vera, inconcepibile e sulla quale non si può e non si deve speculare e spero che adesso queste illazioni cessino definitivamente. Valuterà poi la Procura ed eventualmente il Tribunale, quali profili di responsabilità siano attribuibili ai miei clienti” ha aggiunto.

Le ipotesi di reato formulate dalla Procura includono l’omicidio colposo per Patrizio Pintus, riconosciuto come proprietario dei tre cani, e l’omessa custodia per Giovanna Minelli, ex moglie di Pintus. Al momento dell’attacco, l’uomo non si trovava nella villa da cui i rottweiler sono scappati, poiché la coppia era separata. La responsabilità della custodia degli animali sarebbe dunque ricaduta su Minelli, che viveva ancora nella casa situata a Manziana.

Le indagini hanno inoltre accertato che la recinzione del giardino della villa non era adeguata per contenere i tre molossi. I cani sarebbero riusciti a uscire passando attraverso un foro nella rete, probabilmente causato da cinghiali. Una volta fuori, gli animali avrebbero raggiunto il bosco Macchia Grande, dove Paolo Pasqualini stava facendo jogging lungo un sentiero. È lì che si sarebbe verificata l’aggressione fatale.

La dinamica dei fatti ha escluso alcune delle ipotesi iniziali, come quella di un cancello lasciato aperto. Tuttavia, la Procura ha riconosciuto che le condizioni della recinzione rappresentavano un elemento critico nella vicenda. Gli inquirenti stanno ora valutando se vi siano ulteriori responsabilità attribuibili agli indagati.

Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica e molte speculazioni nei mesi successivi all’incidente. La chiusura delle indagini potrebbe rappresentare un passo avanti verso una maggiore chiarezza sui fatti accaduti e sulle eventuali responsabilità penali.

La tragedia ha anche sollevato interrogativi più ampi sulla gestione e custodia di cani di razza considerata pericolosa, come i rottweiler. Questo episodio sottolinea l’importanza di adottare misure adeguate per garantire la sicurezza sia degli animali sia delle persone.

Resta ora da vedere quali saranno i prossimi sviluppi giudiziari del caso e se verranno confermate le accuse mosse nei confronti di Patrizio Pintus e Giovanna Minelli.



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