​​


Scintille da Berlinguer! La compagna sbotta contro la celebre cantante rientrata da Mosca, Corona la gela



Durante la trasmissione “È sempre Cartabianca”, Iva Zanicchi ha parlato della sua recente esibizione a San Pietroburgo, in Russia, insieme a Al Bano Carrisi. Questo evento ha suscitato interrogativi e polemiche, specialmente considerando il contesto del conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Nonostante le critiche, la cantante ha voluto chiarire le sue motivazioni, sottolineando la sua amicizia con Al Bano. “Io sono molto amica di Al Bano, mi ha telefonato e mi ha detto ‘Voglio fare uno spettacolo con te’”, ha spiegato. “Io gli ho risposto: ‘Dove vuoi e quando vuoi’”.



Iva Zanicchi ha anche notato che, rispetto a Al Bano, le sue scelte sono state oggetto di critiche relativamente minori. “Lui ha ‘aperto la strada’ a questa iniziativa, ma io ho partecipato consapevolmente. Sapevo che stavo andando in un paese che ha dichiarato guerra all’Ucraina, ma sono altrettanto convinta – e magari sbaglio – che la musica sia pace. La musica porta pace”, ha aggiunto la cantante. Uno dei momenti più significativi della serata è stato quando ha eseguito il brano “La riva bianca, la riva nera”, una canzone che affronta il tema della guerra e che raramente viene eseguita dal vivo.

“Non so se è stata l’emozione o la melodia, ma la piazza si è ammutolita. Non credo che capissero le parole, ma alla fine c’è stato un applauso che è stato il più bello della serata”, ha raccontato Zanicchi. Ha voluto ribadire che non si tratta di una giustificazione, ma di una convinzione personale: “Per me, realmente, la musica è pace”.

La conduttrice ha poi affrontato una domanda delicata: “Ti sei posta uno scrupolo? Non hai pensato al fatto che stavi andando in un paese che da tre anni attacca l’Ucraina?”. Zanicchi ha risposto in modo diretto: “Ci ho pensato eccome. Ho anche chiamato Al Bano e lui mi ha detto: ‘Iva, fai ciò che vuoi’. Io gli avevo promesso che sarei andata. Amo il popolo russo, è gente buona, che ama l’arte e la musica. Secondo me la gente comune non vuole la guerra, il problema è dei capi”.

A difesa di Zanicchi è intervenuto anche Mauro Corona, ospite fisso del programma, che ha espresso il suo disappunto riguardo alle critiche ricevute. “Trovo insopportabile questa retorica che non si può più fare niente. La musica di Iva e Al Bano non c’entra niente con la guerra: è un dono che hanno fatto alla gente”. Ha continuato dicendo: “C’è sempre un appiglio per chi vuole criticare. Bisogna fregarsene. Nella vita di ognuno c’è sempre qualcuno pronto a dire male”.

Il concerto ha quindi rappresentato non solo un evento musicale, ma anche un momento di riflessione su come l’arte possa interagire con contesti politici complessi. Zanicchi, con la sua partecipazione, ha voluto trasmettere un messaggio di unità e pace, nonostante il difficile scenario internazionale. La sua convinzione che la musica possa essere un veicolo di pace è stata ribadita in più occasioni, sottolineando il potere emotivo e unificante della musica.



Add comment