All’età di 84 anni si è spento Ernesto Pellegrini, figura di spicco nel calcio italiano e storico presidente dell’Inter. Pellegrini ha guidato la squadra nerazzurra dal 1984 al 1995, un periodo segnato da successi memorabili. La sua scomparsa avviene proprio mentre Milano si prepara ad ospitare la finale di Champions League, un evento che avrebbe sicuramente voluto vivere da protagonista.
Nato a Milano il 14 dicembre 1940, Pellegrini ha iniziato la sua carriera nel settore della ristorazione, costruendo un impero che gli ha permesso di acquistare l’Inter nel 1984 da Ivanoe Fraizzoli. La sua gestione è ricordata per la costruzione di una squadra formidabile, che ha saputo imporsi sia in Italia che in Europa. Tra i suoi colpi di mercato più celebri ci sono gli acquisti di campioni come Karl-Heinz Rummenigge, Lothar Matthäus, Jürgen Klinsmann e Andreas Brehme. Questi giocatori hanno contribuito a formare un gruppo imbattibile, capace di interrompere un digiuno di trofei europei che durava da ben 26 anni.
Sotto la presidenza di Pellegrini, l’Inter ha conquistato il suo 13esimo Scudetto, noto come “lo Scudetto dei record”. La vittoria è stata ottenuta con 58 punti in 34 partite, in un’epoca in cui ogni vittoria valeva solo 2 punti. Questo trionfo ha segnato un momento indelebile nella storia del club e nel cuore dei tifosi nerazzurri.
Ma non solo lo Scudetto ha segnato l’era Pellegrini. Nel 1991, l’Inter è riuscita a vincere la Coppa UEFA, mettendo fine a un lungo periodo senza successi internazionali. Questo trionfo europeo ha rappresentato una rinascita per il club e una dimostrazione della visione e delle capacità manageriali di Pellegrini.
La notizia della sua morte ha colpito profondamente il mondo del calcio e i tifosi dell’Inter, che ricordano con affetto l’uomo che ha riportato la squadra ai vertici del calcio italiano ed europeo. Il suo contributo al club va oltre i trofei vinti; è stato un leader carismatico e una figura paterna per molti giocatori e collaboratori.
Durante la sua presidenza, Pellegrini ha sempre cercato di mantenere un legame stretto con i tifosi, comprendendo l’importanza del loro supporto per il successo della squadra. Era solito dire: “Il calcio è dei tifosi, senza di loro non esisterebbe.” Questo approccio ha contribuito a costruire un rapporto speciale tra la società e i suoi sostenitori.
Dopo aver lasciato la presidenza dell’Inter nel 1995, Pellegrini si è dedicato completamente alla sua attività imprenditoriale nel settore della ristorazione, continuando a riscuotere successi anche in questo campo. Tuttavia, il suo legame con il calcio e con l’Inter non si è mai spezzato. Ha continuato a seguire le vicende del club con passione e interesse, partecipando spesso agli eventi ufficiali e mantenendo contatti con vecchi amici e collaboratori.
La sua eredità nel mondo del calcio è destinata a durare nel tempo. I successi ottenuti sotto la sua guida sono ancora oggi motivo di orgoglio per i tifosi nerazzurri, e il suo nome rimarrà per sempre legato ai momenti più gloriosi della storia dell’Inter.
In questo momento di lutto, tutto il mondo del calcio si stringe attorno alla famiglia Pellegrini, esprimendo cordoglio e riconoscenza per quanto fatto da un uomo che ha saputo lasciare un segno indelebile nel cuore di molti. La sua visione e il suo amore per il calcio continueranno ad ispirare generazioni future.
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