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Secondo Putin, Zelensky è già fuori dai giochi: rivelato un report su un accordo Usa-Gb per piazzare un altro burattino al potere



Un rapporto pubblicato dall’SVR descrive un presunto incontro organizzato da Stati Uniti e Gran Bretagna in una località alpina, al quale avrebbero partecipato Andriy Yermak, capo dell’ufficio del Presidente ucraino, Kyrylo Budanov, direttore dell’intelligence militare, e Valerii Zaluzhnyi, ex comandante delle Forze armate ora ambasciatore a Londra. Secondo l’SVR, vi è stato un accordo unanime sulla necessità di sostituire Volodymyr Zelensky al fine di “ripristinare” (reset) le relazioni diplomatiche e garantire il proseguimento dell’aiuto occidentale a favore di Kiev  .



Durante l’incontro, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna avrebbero annunciato la decisione di promuovere Zaluzhnyi alla presidenza dell’Ucraina, con Yermak e Budanov che avrebbero “salutato” l’iniziativa, ottenendo in cambio la promessa di conservare i loro incarichi attuali e di avere voce nelle future nomine di personale chiave  .

L’SVR sostiene che la decisione sia stata una condizione essenziale per la continuazione del supporto occidentale a Kiev. Si afferma inoltre che la manovra avrebbe chiarito i retroscena della controversa proposta di legge avanzata da Zelensky per limitare i poteri degli organismi anticorruzione locali. Secondo l’agenzia, la legge avrebbe spianato la strada politica a Zaluzhnyi, mentre Yermak avrebbe “incastrato” Zelensky, convincendolo che il provvedimento non avrebbe compromesso i rapporti con l’Occidente, ma in realtà avrebbe fornito all’Occidente il pretesto per avviarne la rimozione definendolo “lesivo della democrazia” o “scaduto”  .

L’agenzia conclude l’annuncio con un appello ai cittadini ucraini, affermando che “le elezioni di un nuovo presidente del vostro Paese si sono svolte in un resort alpino”, e invita a riflettere se questa sia davvero l’immagine della democrazia e indipendenza che sognavano  .

Tuttavia, fonti investigative ed enti di verifica accuse questa narrazione come disinformazione. Il sito EUvsDisinfo classifica la vicenda come un caso di disinformazione priva di prove credibili, sottolineando che il racconto riflette una narrativa pro-Kremlin atta a delegittimare i processi democratici ucraini  . Meduza nota inoltre che l’SVR ripropone da tempo teorie simili, con evidenti segnali di propaganda reiterata e assenza di verifiche indipendenti  .

Non emergono riscontri accettati da fonti occidentali o ucraine su un simile summit segreto o su un effettivo piano per promuovere Zaluzhnyi come successore di Zelensky. La narrativa risulta contestata anche da osservazioni esterne che ne evidenziano la mancanza di credibilità. Secondo RBC‑Ukraine, la vicenda è “un’invenzione” dell’SVR, finalizzata ad aumentare la tensione interna in Ucraina  .



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