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Si ferma a scambiare due parole con una donna, l’ex compagno lo aggredisce per gelosia: Giuliano Mascheroni muore dopo giorni di agonia



Si è spento all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure Giuliano Roberto Mascheroni, un uomo di 65 anni originario di Ventimiglia (Imperia), dopo giorni di coma causati da un’aggressione violenta avvenuta il 26 ottobre. La brutale aggressione, scatenata da motivi di gelosia, ha avuto luogo mentre Mascheroni stava passeggiando lungo il corso Genova. Durante la sua camminata, si era fermato per complimentarsi con una donna riguardo al suo cane e per accarezzarlo, gesto che ha innescato la reazione violenta dell’ex compagno della donna.



L’aggressore, un 46enne con precedenti penali, ha colpito Mascheroni con pugni e calci alla testa, lasciandolo a terra dopo l’attacco. Nonostante le gravi ferite, il 65enne è riuscito a rialzarsi e a recarsi dai carabinieri per presentare denuncia. Tuttavia, durante la denuncia, Mascheroni si è sentito male e ha dovuto essere trasportato d’urgenza all’ospedale di Bordighera. A causa della gravità delle sue condizioni, è stato successivamente trasferito all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove è deceduto il 3 novembre a causa di un’emorragia cerebrale provocata dalle lesioni subite.

Le indagini hanno confermato la dinamica dell’aggressione attraverso le immagini delle videocamere di sorveglianza e le testimonianze di una donna presente al momento del fatto. Dall’analisi dei colpi ricevuti, è emerso che l’aggressore possedeva competenze nelle arti marziali, il che ha reso l’attacco ancora più letale. L’uomo è stato arrestato la sera stessa dell’aggressione con l’accusa di lesioni gravissime, e il giudice per le indagini preliminari di Imperia ha convalidato il suo arresto.

Attualmente, la posizione dell’aggressore si è aggravata ulteriormente. La sostituta procuratrice Veronica Meglio ha aperto un fascicolo per omicidio e nelle prossime ore disporrà l’autopsia sul corpo di Mascheroni per chiarire ulteriormente le circostanze della morte.

Chi era Giuliano Mascheroni? La sua vita è stata segnata da esperienze significative, tra cui un passato come giocatore di rugby. Cresciuto in Zimbabwe, Mascheroni ha militato nel Cus Genova e nei Cavalieri di San Giorgio, guadagnandosi rispetto e ammirazione per la sua passione e modestia. Un amico lo ha descritto come una persona che “non parlava molto, ma sapeva ridere e ascoltare”, e che si distingueva per la sua generosità e pazienza.

Recentemente, Mascheroni aveva affrontato la perdita della moglie, Patrizia, un evento che ha segnato profondamente la sua vita. Patrizia era nota per il suo spirito allegro e per la sua gentilezza, ed era tragicamente scomparsa due anni fa in un incidente con un cane. La sua morte aveva lasciato un vuoto incolmabile nella vita di Giuliano, che ora si unisce a lei in un triste destino.

La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di cordoglio sui social media, dove molti amici e conoscenti hanno espresso la loro tristezza e il loro rammarico per la sua scomparsa. “Che la terra ti sia lieve, ora sei vicino alla tua compagna di vita,” ha scritto un amico, auspicando che venga fatta giustizia per l’ingiustizia subita da Mascheroni.

La comunità di Ventimiglia è rimasta scossa dall’episodio, che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla violenza che può scaturire da motivi apparentemente banali. L’aggressione di Giuliano Mascheroni non è solo una tragedia personale, ma rappresenta anche un campanello d’allarme per la società, invitando a riflettere su come gestire i conflitti e prevenire la violenza.



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