In situazioni di emergenza, la rapidità e l’efficacia dei soccorsi possono fare la differenza tra la vita e la morte, o tra una pronta guarigione e una sofferenza evitabile. Tuttavia, quando questi servizi risultano inadeguati, la realtà può apparire paradossale, trasformando situazioni ordinarie in esperienze assurde. Questo è particolarmente vero per le isole minori italiane, che durante l’estate vedono un incremento significativo di turisti e residenti temporanei, mentre i loro servizi sanitari restano spesso insufficienti e mal gestiti.
Un episodio recente ha messo in luce le criticità del sistema sanitario in queste aree. Il noto giornalista Francesco Viviano, storico inviato e reporter, si trovava a Stromboli, in provincia di Messina, quando ha subito un infortunio che ha cambiato il corso della sua vacanza. Dopo una caduta, Viviano ha riportato una frattura al femore e necessitava di un trasferimento urgente sulla terraferma. Tuttavia, sull’isola non era disponibile alcuna ambulanza, poiché l’unico veicolo sanitario era inutilizzabile da mesi. Questa situazione è ancora più sorprendente considerando il costante afflusso turistico e le ripetute segnalazioni riguardanti la mancanza di mezzi adeguati.
A soccorrerlo è stata la dottoressa della guardia medica locale, che ha dovuto affrontare una serie di difficoltà per trovare una soluzione. Dopo numerose telefonate, è riuscita a contattare un muratore del posto, che ha messo a disposizione la sua motoape per trasportare Viviano fino all’elipista. Il giornalista ha raccontato: “Mi hanno assistito due muratori marocchini e alla fine sono riuscito a salire sull’elisoccorso diretto all’ospedale Papardo di Messina”.
Tuttavia, una volta giunto all’ospedale Papardo, il calvario di Viviano non era ancora finito. È stato costretto a rimanere in barella per oltre quattro ore, senza ricevere alcuna attenzione o informazione sul suo stato. “Alla fine ho chiesto a un medico cosa stesse succedendo. Mi ha risposto che il reparto di ortopedia era chiuso per ferie, ma nessuno lo aveva comunicato né alla guardia medica né al personale dell’elisoccorso”, ha spiegato il giornalista, evidenziando la mancanza di coordinamento e comunicazione tra i vari livelli del sistema sanitario.
Solo dopo un’attesa prolungata, Viviano è stato trasferito al Policlinico di Messina, dove ha finalmente ricevuto le cure necessarie. Qui, il trattamento è stato radicalmente diverso: è stato sottoposto a un triage immediato, esami rapidi e un intervento chirurgico programmato per il giorno successivo, con esito positivo.
In un momento di sfogo, Francesco Viviano ha lanciato un appello diretto al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, chiedendo interventi urgenti per migliorare l’assistenza sanitaria nelle isole minori. “A Stromboli non c’è un’ambulanza e credo che nessuno glielo abbia detto. Faccia dei blitz negli ospedali, venga a vedere con i suoi occhi cosa accade d’estate in queste realtà dimenticate”, ha esclamato, sottolineando l’urgenza di affrontare un problema che non può più essere ignorato.
La denuncia di Viviano evidenzia una questione di rilevanza cruciale: la necessità di garantire un servizio sanitario adeguato anche nelle zone più isolate, dove la popolazione temporanea aumenta notevolmente durante i mesi estivi. Le isole minori, spesso trascurate, necessitano di un’attenzione particolare da parte delle autorità sanitarie e politiche, affinché si possano evitare situazioni simili in futuro.



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