Un 76enne di Gallipoli multato per atti osceni in luogo pubblico dopo essere stato ripreso mentre si masturbava sulla scogliera, in pieno giorno, guardando i bagnanti.
Un episodio sconcertante ha segnato la mattinata di lunedì 9 giugno sulla scogliera di Gallipoli. Un uomo di 76 anni, residente nella stessa cittadina, è stato immortalato da un video amatoriale mentre compiva atti osceni in pubblico, esponendo le proprie parti intime e masturbandosi guardando alcune bagnanti riunite ai piedi degli scogli.
Il filmato, girato da un passante e rapidamente diffuso sui social network, ha suscitato immediatamente indignazione tra i turisti presenti e le persone presenti nella zona. Le immagini sono diventate virali, scatenando un’ampia discussione sulla tutela dei luoghi pubblici e sulla rapidità con cui questi episodi possano dilagare in rete .
La polizia locale è intervenuta tempestivamente: acquisito il video e raccolte le testimonianze dei presenti, gli agenti del commissariato di Gallipoli hanno individuato l’autore del gesto. Si trattava di un pensionato noto alle autorità per precedenti episodi di disturbo della quiete pubblica. All’uomo è stata contestata la violazione dell’articolo 527 del Codice Penale, che disciplina gli atti osceni in luogo pubblico, e gli è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 10 000 euro .
Secondo quanto riportato dai media locali, il comportamento del 76enne ha generato forti reazioni tra i presenti, che hanno protestato per la gravità dell’atto, considerato ancora più inaccettabile per essere avvenuto alla luce del sole, in una zona frequentata da famiglie con bambini .
Il video, divenuto virale nel giro di poche ore, ha spinto l’autorità giudiziaria a intervenire con celerità. Il pensionato è stato denunciato alla Procura della Repubblica e ora dovrà affrontare non solo il procedimento penale previsto dalla normativa sugli atti osceni, ma anche rispondere dell’ammenda elevata dalle forze dell’ordine. Le autorità locali hanno sottolineato che casi del genere minano profondamente la sicurezza e la tranquillità delle persone che frequentano le aree costiere .
La vicenda ha inevitabilmente fatto discutere anche online: molti utenti hanno chiesto che simili comportamenti vengano puniti con rigore e che le normative a tutela dell’ordine pubblico e del decoro siano applicate con fermezza. Alcuni residenti hanno invocato l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree sensibili lungo la scogliera, per prevenire eventuali episodi analoghi in futuro.
Gli inquirenti garantiscono che le indagini proseguono per verificare eventuali responsabilità ulteriori, anche sulla diffusione del video stesso. Tuttavia, attualmente, l’attenzione giudiziaria è focalizzata principalmente sulla violazione del Codice Penale da parte del 76enne.
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