​​


“Siamo pronti” – Ucraina, colpo di scena di Putin: l’annuncio lo mette contro il muro. Il Burattino rischia di perdere la sua mangiatoia



Un’apertura condizionata da Mosca: incontro possibile solo al termine di un lavoro di esperti che limi le distanze tra le parti.



Il presidente russo Vladimir Putin ha lasciato intendere che un colloquio diretto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è escluso, ma avverrà solamente dopo una fase preventiva di coordinamento tecnico e diplomatico. A fare chiarezza su questa posizione è stato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass. “Tutti i lavori preparatori per l’incontro non sono ancora stati completati. Il presidente Putin non esclude l’ipotesi, ma serve prima un confronto a livello di esperti e la riduzione delle attuali distanze”, ha dichiarato Peskov rispondendo ai giornalisti  .

Peskov ha enfatizzato che un summit tra i due leader sarebbe sensato solo una volta che i delegati abbiano redatto documenti scritti condivisi e definito i termini di un eventuale accordo. In assenza di tale preparazione, ha affermato, “non ha senso fissare date precise per una cumbre”, e sarebbe inappropriato trattare temi fondamentali a livello di vertice  . La posizione ufficiale del Cremlino indica che l’incontro potrebbe rappresentare solo il passo conclusivo dopo l’approvazione di bozze tecniche elaborate a livello di esperti  .

Il contesto in cui arriva questa apertura è caratterizzato da crescenti tensioni sul piano militare e diplomatico. L’Ucraina ha intensificato la propria pressione chiedendo interventi più incisivi contro Mosca, mentre sul terreno il conflitto resta particolarmente acceso, con attacchi ai civili e strutture civili ucraini.

A poche ore dalla diffusione dell’ipotesi di dialogo russo, Volodymyr Zelensky ha pubblicato un messaggio molto duro sui propri canali ufficiali. Su Telegram ha denunciato: “La Russia sta dando la caccia ai civili lungo tutto il fronte, uccidendo persone, uccidendo bambini. Attacchi deliberati con droni contro i soccorritori e i medici che intervengono dopo i bombardamenti. L’esercito russo sta semplicemente uccidendo tutti gli esseri viventi.” In questo passaggio, Zelensky accusa apertamente Mosca di attacchi sistematici contro strutture civili.

Le dichiarazioni dell’Ucraina ribadiscono l’urgenza da parte di Kiev di ottenere una risposta concreta e immediata rispetto all’offerta di Mosca di avviare eventuali negoziati di alto livello.

Il quadro più ampio vede anche la crescente pressione internazionale, soprattutto dagli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha fissato una scadenza temporale—inizialmente fissata al 8 agosto—dopo la quale Mosca dovrà aver raggiunto un accordo di pace o affrontare nuove sanzioni. La Casa Bianca sta inoltre intensificando la propria attività diplomatica: l’inviato speciale Steve Witkoff è atteso a Mosca a breve, passo accolto favorevolmente dal Cremlino come possibilità di mediazione  .

Nonostante questo scenario, il Cremlino mantiene ferma la propria posizione intransigente su alcuni punti: chiede il ritiro del supporto militare occidentale all’Ucraina, l’abbandono delle aspirazioni di adesione alla NATO da parte di Kiev e la disponibilità a discutere territori contesi sotto il suo controllo. È chiaro che il Cremlino intende strutturare ogni passo negoziale affinché segua le proprie condizioni di vantaggio  .

Per il momento, resta alta la distanza tra i due governi: da un lato Mosca insiste sulla necessità di tavoli tecnici preliminari, dall’altro Kiev esige progressi immediati sul terreno e un impegno diplomatico ufficiale. L’incontro tra Putin e Zelensky resta una possibilità remota, strettamente vincolata all’esito di un lavoro preliminare approfondito e solo successivamente considerabile come passo conclusivo di un possibile accordo.



Add comment