Jannik Sinner prosegue senza ostacoli il suo cammino al Roland Garros, conquistando un posto nei quarti di finale grazie alla vittoria contro Andrey Rublev con il punteggio di 6-1, 6-3, 6-4. Il giovane tennista altoatesino, però, non si aspettava di ricevere una sorpresa così significativa al termine della partita: tra il pubblico erano presenti due figure fondamentali per la sua crescita personale e professionale, gli allenatori Riccardo Piatti e Andrea Volpini.
Durante l’intervista post-partita rilasciata a Eurosport, il giornalista ha informato Sinner della presenza dei suoi ex coach. La notizia ha colto di sorpresa il tennista, che ha espresso parole di gratitudine e nostalgia per il tempo trascorso con loro. “Non lo sapevo, quindi grazie per l’informazione. Qualsiasi persona da cui sono passato mi ha dato tantissimo, sennò non sarei qua. Gli anni passati con Riccardo erano importantissimi per me e per la mia carriera”, ha dichiarato il numero uno al mondo.
Il legame tra Sinner, Piatti e Volpini risale agli inizi della carriera del tennista, quando, ancora giovanissimo, decise di lasciare lo sci per dedicarsi completamente al tennis. Entrò così a far parte del prestigioso Piatti Tennis Center, considerato uno dei centri di allenamento più rinomati in Italia. Qui, sotto la guida di Riccardo Piatti, Sinner ha costruito le basi della sua carriera, che lo hanno portato ai vertici del tennis mondiale.
Nonostante la separazione professionale avvenuta nel 2022, quando Sinner prese la decisione di intraprendere un nuovo percorso sportivo, il legame affettivo con i suoi ex allenatori è rimasto intatto. “Ha un bellissimo centro, tante cose belle lì. Ho passato tanti anni lì ed è grazie anche a lui che sono qua”, ha aggiunto il tennista riferendosi a Piatti. Ha poi ricordato con affetto anche Andrea Volpini, che lo ha accompagnato in numerosi tornei e che oggi ricopre il ruolo di direttore sportivo del Piatti Tennis Center.
Nel corso dell’intervista, Sinner ha ripercorso i momenti condivisi con i suoi ex coach, sottolineando quanto quei ricordi siano ancora vivi nella sua memoria. “Devo dire che comunque mi mancano Luca e la famiglia perché ero un po’ come il terzo figlio. Sono stati tempi bellissimi. Sono un’altra persona ora, un altro giocatore, però questi momenti con Riccardo, Andrea, Giulia Bruschi e tutto lo staff non li scorderò mai”, ha detto con evidente emozione.
La presenza di Piatti e Volpini sugli spalti del Roland Garros rappresenta non solo un gesto di sostegno nei confronti del loro ex allievo, ma anche un segno tangibile del rapporto speciale che li lega. Nonostante le divergenze sportive che hanno portato alla separazione, il rispetto reciproco e l’affetto rimangono immutati.
Il percorso di Jannik Sinner continua al Roland Garros, dove nei quarti di finale dovrà affrontare un avversario ostico come Alexander Bublik. Tuttavia, al di là dei risultati sportivi, l’incontro simbolico con i suoi ex allenatori ha regalato al giovane campione un momento di riflessione e gratitudine verso coloro che hanno contribuito a forgiare il giocatore e la persona che è oggi.
La storia di Sinner, cresciuto sotto la guida esperta di Riccardo Piatti e accompagnato dalla dedizione di Andrea Volpini, è un esempio di come il lavoro di squadra e il supporto delle persone giuste possano fare la differenza nella costruzione di una carriera di successo. Anche se le strade si sono separate, l’eredità lasciata da questi due allenatori rimane indelebile nella vita del tennista italiano.
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