Il mese di novembre ha portato buone notizie per i partiti dell’opposizione italiana. Che si tratti delle recenti elezioni regionali, del dibattito sulla legge di bilancio 2026 o di altri fattori, la maggior parte dei partiti di minoranza ha registrato un aumento nei sondaggi politici rispetto a quattro settimane fa. Al contrario, le forze del centrodestra, ad eccezione di Noi Moderati, si mostrano sostanzialmente stabili o in leggera discesa. Questi sono i risultati della nuova rilevazione condotta da Swg per La7.
Il partito Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni, si attesta al 31,3% dei voti, mantenendo un risultato eccellente e praticamente invariato rispetto al mese scorso, con una flessione di appena un decimo di punto. Questo conferma Fratelli d’Italia come la principale forza politica nel Paese e il pilastro attorno al quale si devono aggrappare le altre forze del centrodestra in questo periodo.
Gli alleati di centrodestra, però, si trovano a livelli molto più bassi. La Lega, capitanata da Matteo Salvini, è al 7,9%, segnando un calo dello 0,3% nell’ultimo mese. Nonostante il successo elettorale in Veneto, questo rappresenta il risultato peggiore tra i partiti analizzati nella rilevazione. La Lega è in perfetta parità con Forza Italia, che si attesta anch’essa al 7,9%. Per i forzisti, la flessione è stata più contenuta, con una diminuzione di solo un decimo di punto.
La coalizione di centrodestra è completata da Noi Moderati, che segna un incremento dello 0,2%, raggiungendo l’1,2%. Questo è l’unico partito della maggioranza a migliorare il proprio dato rispetto all’inizio di novembre. Complessivamente, il centrodestra si attesta al 48,3%, un risultato che, come evidenziato, si basa principalmente sui voti di Fratelli d’Italia.
Nell’opposizione, il Partito Democratico si posiziona al 22,2%, con un incremento dello 0,3% rispetto al mese precedente. Sebbene la crescita non sia rapida, rappresenta comunque una notizia positiva per i democratici, soprattutto se accompagnata da risultati simili per le altre forze di minoranza.
Il Movimento 5 Stelle si attesta al 12,7%, con un incremento di appena un decimo di punto rispetto all’inizio di novembre, mostrando una stabilità. Dopo le vittorie nelle recenti elezioni regionali in Puglia e Campania, il Movimento guarda ora al prossimo anno e mezzo che precede le elezioni politiche. Una questione cruciale sarà quella dell’unità tra le forze di opposizione, mentre il centrodestra in Parlamento potrebbe concentrarsi su una legge elettorale proporzionale per arrivare avvantaggiato alle urne. Potrebbe anche arrivare un’apertura dal M5S in merito, ma è ancora presto per prevedere l’andamento del dibattito parlamentare.
Alleanza Verdi-Sinistra registra un 6,9% con un incremento dello 0,3% in un mese. Questo dato è particolarmente positivo per Avs, che si propone come terza forza di una coalizione attualmente non ufficialmente costituita. Tra le forze centriste dell’opposizione, Azione di Carlo Calenda sale al 3,3% (+0,2%), mentre Italia Viva di Matteo Renzi scende al 2,4% (-0,1%), e +Europa si ferma all’1,5% (-0,2%).
Considerando i partiti che si sono presentati insieme alle regionali (tutte le opposizioni tranne Azione), la somma dei loro voti arriva al 45,7%. Questo distacco di circa due punti e mezzo è significativo, ma conta fino a un certo punto: dato che i partiti non sono attualmente in una coalizione unitaria, è difficile prevedere come si comporterebbero gli elettori se invece lo fossero.



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